Nuova vita per l’ex Cin Cin Bar: sarà una rivendita di bijoux. Un corner specifico studiato dalla famiglia Molendini, discendente del fondatore della storica gioielleria “Oreste Troso”, operante a Lecce già a fine Ottocento in via Augusto Imperatore e successivamente insediata nell’odierna e scenografica sede dei portici di Piazza Sant’Oronzo.
L’acquisizione dei locali è datata già al 2023, ma solo in questi giorni si è notato un certo viavai di operai al lavoro con le serrande socchiuse e materiali edili.
Dopo una lunga polemica tra i proprietari storici - la famiglia Congedo - e i concessionari di Gamers & Fun che ne avevano rilevato la gestione per sette anni, avvalendosi anche della prestigiosa collaborazione dei maestri pasticceri della famiglia Capilungo, il bar che per decenni aveva animato l’ingresso alla piazza principale di Lecce aveva chiuso i battenti nel 2019. Prima della pandemia e delle restrizioni, ma sempre sotto i colpi, a dire dei Congedo, della Soprintendenza e della burocrazia, ma anche per il mancato accordo economico con i nuovi gestori.
Sono lontani i tempi, arrivati fino alle soglie del Duemila, in cui il Cin Cin Bar, con posizione privilegiata di fronte a Palazzo Carafa, contendeva i posti a sedere e i tavolini in piazza - con consumazione obbligatoria - ai dirimpettai di un altro storico bar ormai scomparso, il “Tito Schipa”, nei giorni della festa di Sant’Oronzo, assicurando agli avventori un punto di vista privilegiato sulle celebrazioni religiose e civili. Dall’ultimo tratto della processione del primo giorno fino al concerto finale sotto la cassa armonica dell’ultima notte, tra luminarie e bancarelle, il Cin Cin Bar era tra i protagonisti popolari della festa e un posto “al sole” guadagnato in quella posizione era un segno del riconoscimento nella vita civile della città barocca.












