Non c’è solo la Statale 100 nella provincia ionica a meritare il titolo di «strada della morte»: lo schianto, che all’alba di ieri mattina ha ucciso il motociclista 58enne Vincenzo Mele sulla strada 580 che unisce Ginosa a Ginosa Marina nel Tarantino, è infatti l’ultimo di una lunga serie di incidenti che solo negli ultimi tre anni ha contato ben sette vittime.
L’impatto tra la moto su cui viaggiava la vittima e un’auto non ha lasciato scampo: Mele è morto sul colpo mentre sono rimasti fortunatamente illesi i due occupanti dell’automobile. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Castellaneta, i sanitari del 118 di Taranto e i vigili del fuoco: le indagini ora dovranno chiarire le eventuali responsabilità. Il ginosino classe 1967 per anni era stato l’autista dello scuolabus comunale e la notizia ha profondamente sconvolto la comunità ionica: sui social è giunto anche il cordoglio del sindaco di Ginosa, Vito Parisi che ha ricordato «Enzo, una persona amica. Un dipendente esemplare, il cui sorriso – ha detto il primo cittadino - è difficile da dimenticare. Il mio pensiero va a Lucrezia, Francesca e Pamela. Il mio pensiero va a Marco e a tutti i familiari, a cui mi stringo in questo momento di lutto in cui sento di esprimere tutto il mio cordoglio».
Ma come detto, la morte di Enzo è solo l’ultima di un lungo elenco. Ad Agosto scorso, sulla stessa strada ha perso la vita intrappolato nella propria auto avvolta dalle fiamme il 49enne Enrico Marchionna: il suo veicolo, sull’asfalto reso viscido dalla pioggia, si era scontrato frontalmente con un’altra auto. Dall’impatto si sono sprigionate le fiamme che hanno spezzato la vita del 49enne. Un anno prima, a luglio 2024, la tragedia ha colpito il 70enne di Laterza, a pochi chilometri da Ginosa, Vito Bozza: lo scooter dell’uomo si è schiantato contro una Mercedes proprio nel tratto nei pressi del «Ponte delle Rose» in cui l’unica carreggiata a doppio senso di marcia si stringe e vige il limite di velocità non superiore ai 50 chilometri orari.
A febbraio 2024, invece, avevo perso la vita la 45enne di Ginosa, Silvia Bastelli: la donna dieci anni prima era stata coinvolta in un altro incidente nello stesso punto, ma fortunatamente era riuscita a sopravvivere, ma quel giorno di febbraio la sua Hyundai Tucson urtò violentemente con un Fiat Ducato. Quest’ultimo era fermo sulla strada per aver investito, poco prima, un cinghiale che aveva tagliato la strada. Il sinistro uccise sul colpo la donna.
Ma la tragedia più clamorosa risale ad aprile 2023 quando il bilancio contò ben tre morti e un ferito dopo l’ennesimo frontale. Lo scontro violentissimo tra due automobili, una vecchia Fiat Punto di colore azzurro e una Grande Punto, costò la vita a due fidanzati - Bologan Biorg di 30 anni e della sua compagna 25enne entrambi – e al 27enne Alessandro Calabrese, operaio di Marina di Ginosa. Infine a luglio 2022 sempre sulla ex statale 580 fu il 20enne Giovanni Perrone di Santeramo in Colle a perdere la vita mentre era a bordo della sua moto: il giovane perse il controllo del veicolo terminando la sua corsa su un muretto.
Una serie di tragedie che ora riaccende i fari sull’arteria stradale da anni al centro di proclami, ma nei fatti ancora teatro di incidenti mortali.













