Buona vita. Buongiorno! Oggi è lunedì 3 febbraio. Tre sono le cose che voglio da te.
Titolo di una vecchia canzone che diceva di accontentarsi soltanto di tre cose.
Oggi i tempi sono cambiati e le esigenze sono aumentate.
Prima i desideri erano meno, bastava poco. Per esempio, i santi facevano miracoli solo per andare sui calendari.
Oggi non c’è più limite.
Il sottoscritto fa teatro (e anche televisione) e con questo voglio dire che rappresento una speranza per tutti, nel senso che molti sono autorizzati a pensare che «se ce l’ha fatta lui, ce la posso fare anch’io!»
Preciso che io non ho nessuna colpa se però non ce la fanno.
Quello che potevo fare l’ho fatto, per i miracoli mi potrei organizzare, però la mia pigrizia me lo impedisce… per fortuna.
C’è di fatto che ormai la gente ha fretta, soprattutto i maschi.
Voi pensate che un maschio possa perdere tempo con una donna… vestita?
No, altro da fare. Molti dovrebbero essere puniti per la loro caparbietà. Quanti danni sono stati commessi nel tempo. Per esempio, io non perdonerò mai Noè per aver imbarcato nell’arca anche una coppia di zanzare e così vale anche per qualche attrice di teatro.
Capita l’antifona? Le antifone valgono chi ha intuito, chi non ce l’ha può continuare a cercare aria.
Come è bello dire queste cose.
Naturalmente grazie alla Gazzetta del Mezzogiorno che mi dà la possibilità anche di scriverle. Oddio, sarebbe l’ideale se tutti continuassero a comprarla con affezione alla storica «carta stampata», ma fate voi.
Detto questo mi devo allontanare perché mi è venuto un desiderio e come al solito vado ad esaudirlo.
Bene, non so se vi è capitato, però io ve lo dico e ve lo consiglio.
Pollo al sale.
Qualcuno dirà: «scusa non è il pesce che si fa il sale?»
Sì, però, provate! Prendete una teglia, metteteci dei pezzi di pollo, un goccio d’acqua, tanto per inumidire appena appena, e poi cospargete con sale grosso, fino a coprire i pezzi di pollo come quando si fa il pesce.
Mettete nel forno e quando il sale si sarà dorato, spegnete, mettete in tavola e mangiate, naturalmente dopo aver spostato il sale.
P.S.:
il sale non buttatelo via, bensì mettetelo nella vostra vita, soprattutto se vi manca. Buona vita!