Giovedì 23 Ottobre 2025 | 05:33

Adolescenti soli e dipendenti dai social, ma se trovano spazio e amore scoprono la propria identità

 
Emanuela Megli

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Emanuela Megli

disagio giovanile

L’ISTAT (2024), nell’indagine bambini e ragazzi, rileva che nella fascia 11-19 anni, l'8,4% afferma di essere costantemente online o al telefono con gli amici tramite chat

Sabato 15 Marzo 2025, 20:07

Descritti con la testa bassa e chiusi in sé stessi, dentro a smartphone e video giochi, gli adolescenti possono rinascere se scoprono chi sono sotto lo sguardo d’amore e l’alleanza degli adulti. Hanno il compito di contenerli e aiutarli a realizzarsi per il loro bene, ma anche di scoprire chi sono, stando in osservazione come dei ricercatori, come sosteneva Maria Montessori. Possono favorire così la loro rinascita e la scoperta di chi sono, attraverso momenti di condivisione basati sul piacere di stare insieme, su un dialogo generativo. 

L’ISTAT (2024), nell’indagine bambini e ragazzi, rileva che nella fascia 11-19 anni, l'8,4% afferma di essere costantemente online o al telefono con gli amici tramite chat, chiamate e videochiamate, mentre il 40,3% è connesso con loro più volte al giorno. Il livello di connessione aumenta con l’età e le ragazze tendono a essere più attive digitalmente rispetto ai ragazzi. Internet non solo rafforza le amicizie esistenti, ma amplia anche la rete sociale. 

Ma la rete e il digitale hanno solo in parte la responsabilità, perché sono proprio le generazioni adulte che possono risvegliare in loro la motivazione verso la vita e scongiurare gli effetti delle dipendenze dalle nuove tecnologie. Serve tempo, qualità e quantità di esperienze insieme, che connotano la responsabilità genitoriale. 

Per Sigmund Freud una persona è pienamente realizzata quando è capace di amare e di lavorare. Quando soddisfa il bisogno di intimità e di generatività (Erikson 1963), e soddisfa il bisogno di amare e il bisogno di successo e stima (Maslow 1968). 

Da dove iniziare? 

Far sapere ai nostri figli che per qualunque necessità siamo dalla loro parte in alleanza affettiva; 

Far sapere che siamo felici di ascoltarli sempre se lo desiderano, anche se non siamo d’accordo e se la pensiamo diversamente;

Liberare i nostri figli dall’idea che debbano renderci felici e che debbano meritarsi l’amore; 

Scoprire chi sono i nostri figli, conoscerli e amarli per quello che sono;

Accompagnarli e contenerli con autorevolezza e affettività.

Il futuro appartiene alle nuove generazioni, la cura che mettiamo nella relazione sarà il patrimonio futuro dell’umanità.

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Emanuela Megli

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Un blog per saperne di più sul “SAPER VIVERE” di ogni giorno e sul decidere come comportarci, facendo chiarezza sulle parole e sui fatti, potendo avere un punto di vista utile per avere sempre più un’opinione personale su lavoro, scuola e famiglia. Ecco una serie di strumenti per poter comprendere gli eventi della vita e saperli gestire al meglio. Tutto questo è Agil@mente. A cura di Emanuela Megli, donna e due volte mamma, imprenditrice, Formatrice Coach di Soft Skills e scrittrice.

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