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Tragedia in Basilicata
L'omicidio-suicidio è avvenuto nella casa dove i due abitavano, in vico Gelso a Melfi, nei pressi della Porta Venosina, in pieno centro storico
Tony Vece
08 Maggio 2018
TRAGEDIA DELLA FOLLIA IN BASILICATA, A MELFI - Un uomo di 33 anni, Antonio Girardi, guardia giurata alle dipendenze di un istituto di vigilanza, ha ammazzato la moglie, Marina Novozhylova, 27 anni, originaria dell'Ucraina, con cui si era sposato sette mesi fa, e poi si è tolto la vita. L'omicidio-suicidio è avvenuto nella casa dove i due abitavano, in vico Gelso, nei pressi della Porta Venosina, nel pieno centro storico della città lucana.
UNA PRIMA RICOSTRUZIONE - Secondo la prima ricostruzione fatta dagli investigatori del Comando provinciale di Potenza dei Carabinieri, coordinati dal pm Veronica Calcagno, la notte scorsa, dopo una telefonata, Girardi ha lasciato il posto di lavoro ed è tornato a casa dove, al culmine di una lite, ha esploso almeno due colpi di pistola contro la moglie, uccidendola, per poi suicidarsi con la stessa arma.
I PROBABILI MOVENTI - Il movente potrebbe essere la crisi a pochi mesi dalla celebrazione, lo scorso 23 ottobre, di un matrimonio che - secondo alcune voci raccolte dai cronisti tra i vicini di casa - sarebbe stato osteggiato dai genitori di Antonio Girardi. Questa però non è l’unica ipotesi su cui sono al lavoro i Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Potenza, e che nelle scorse ore hanno anche ascoltato la sorella di Novozhylova e il suo compagno, entrambi ucraini e che - secondo quanto si è appreso - sono in Italia da poche settimane. I due nei momenti dell'omicidio-suicidio di Melfi si trovavano in una casa a pochi metri di distanza dall'abitazione dei coniugi Girardi ma non avrebbero sentito gli spari. Marina Novozhylova è stata ammazzata nella camera da letto, dove poi si è ucciso anche il marito.
L'ALLARME - L'allarme è stato lanciato la notte scorsa da alcuni colleghi della guardia giurata che non riuscivano più a rintracciarlo durante l’orario di lavoro: hanno poi contattato il cognato di Girardi per entrare nell'abitazione, nel centro storico a Melfi, dove sono stati scoperti i due cadaveri per un presunto omicidio suicidio.
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