SANTA MARIA DI LEUCA - Una tromba d’aria ha colpito all’alba un tratto del litorale del Capo di Leuca, tra Punta Ristola e Patù. Il vortice, partito dal mare, è arrivato nell’entroterra portando pioggia e grandine. Il sindaco di Castrignano del Capo, Francesco Petracca, ha verificato danni ad alcune abitazioni e a strutture precarie. Alcuni alberi sono stati divelti dalla forza del vento. La zona, a causa di un guasto a una cabina elettrica, è senza elettricità. Sul posto stanno lavorando i tecnici dell’Enel mentre i tecnici del Comune, di concerto con i vigili urbani, stanno verificando i danni subiti.
La tromba d’aria, originata da una cella instabile transitata sul versante sud-est del Capo di Leuca, si è verificata ieri mattina, intorno alle 9, nel tratto di mare compreso tra Leuca e l’altra marina di Castrignano del Capo, Felloniche. Il tornado ha toccato il suolo in località “Tre porte”, dove esistono le omonime grotte, causando non pochi problemi alle abitazioni e alle infrastrutture, che affacciano sulla strada litoranea, la Provinciale 214.
Danni sono stati registrati ad alcune abitazioni che sorgono sulla costa, dove i proprietari hanno visto tettoie divelte con tegole spazzate via come foglie, oltre a cancelli metallici e muretti in pietra a secco abbattuti. Colpiti pure i pali in cemento dell’illuminazione pubblica, che in quel punto ha subito un blackout ed è stato necessario l’intervento dei tecnici, che hanno provveduto a ripristinare l’energia elettrica nel corso della giornata. Plance metalliche per i cartelloni pubblicitari piegate, rami di alberi spezzati e detriti sparsi un po’ dappertutto hanno fatto poi da corollario. In zona sono intervenuti sia i vigili del fuoco del distaccamento di Tricase che gli agenti della polizia locale di Castrignano, che hanno accertato i danni ed effettuato i primi rilievi.
La tromba d’aria marina dopo aver toccato la terraferma per fortuna ha perso di potenza, mentre la stessa cella temporalesca ha causato una grandinata nella vicina Gagliano del Capo.
Pioggia battente e grandinate improvvise infine, si sono ripetute nella zona costiera sia nella tarda mattinata che nel primo pomeriggio di ieri. Ma, come si diceva, l’ondata di maltempo di ieri ha investito un po’ tutta la provincia di Lecce.
Decine di metri di muro di recinzione crollati, diversi alberi abbattuti e plance pubblicitarie «3x6» smantellate in seguito ad una bufera di acqua e vento abbattutasi nel pomeriggio di ieri su Copertino. Il crollo più importante si è verificato lungo via Manfredi, mentre un altro centinaio di metri di recinzioni rurali risultano abbattuti a ridosso del campo sportivo "Vantaggiato". Altri cedimenti perimetrali sono stati segnalati ai danni di proprietà private presenti nell'area di via Bengasi. Mentre, in via Moscati, il ramo di un cedro, che delimita il secondo comprensivo scolastico, si è spezzato ed ha invaso la sede stradale. Per fortuna non si segnalano danni a persone, ma solo a cose. Il violento acquazzone si è verificato intorno alle 15,30 ed è proseguito per circa un'ora. In via Manfredi, parte del muro crollato ha invaso la sede stradale e danneggiato alcuni cavi, generando paura e tensione tra i residenti del civico 60, che si sono riversati in strada, temendo il peggio. Distrutte alcune masserizie presenti al là del muro caduto. Sul posto sono intervenuti la polizia locale e le maestranze comunali per liberare la sede stradale e mettere in sicurezza l'area interessata dal crollo.
Infine, sulla Provinciale 112, in prossimità del Villaggio Resta, a Nardò, un albero di pino di almeno 12 metri, è caduto a causa della tempesta con forti raffiche vento, occupando completamente la carreggiata. La caduta dell’albero ha danneggiato, da una parte, il guardrail e, dall’altra, il muro di cinta di una villa, senza per fortuna causare danni alle persone o alle auto che in quel momento transitavano. In considerazione del possibile peggioramento delle condizioni atmosferiche delle prossime ore e per favorire la circolazione dei mezzi di soccorso, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha raccomandato di limitare gli spostamenti all'indispensabile.