«Nel 2025 fuorilegge è chi se ne frega di giudizi e trend, e va dritto per la sua strada. Questo brano è così, ha un sound che mi rappresenta al 100%. Forse non era la scelta giusta per Sanremo, ma alla fine esiste una scelta giusta?». Fuorilegge è il titolo del brano con cui Rose Villain torna a Sanremo dopo un anno straordinario, partito da quella CLICK BOOM! lanciata dal palco dell’Ariston che l’ha resa una delle artiste che contano. Un percorso che sarà coronato il 14 marzo con l’uscita di radio vega, ultimo capitolo della sua trilogia, e proprio The Radio Trilogy è il titolo del concerto che la aspetta all’Unipol Forum di Milano il 23 settembre.
Sui social racconta l’«ansia» che la accompagna, ma sembra che su quel palco finalmente si stia divertendo...
«Credo moltissimo in questa canzone, la sento dentro. Sono insicura su tante cose, ma sulla musica e sul percorso artistico non ho mai avuto alcun dubbio. È un po’ il motivo per cui ho insistito per tornare a Sanremo proprio con questo pezzo».
Una consapevolezza che si percepisce anche nei look?
«Lo scorso anno volevo far conoscere alla gente tutte le mie sfaccettature, dalla donna elegante a quella forte. Invece ho capito che devo andare dritta e puntare su ciò che mi piace. Questa è Rose Villain, al 100%».
È una che punta in alto, che obiettivi ha per la canzone?
«Sono contenta di avere più familiarità con gli spazi e il palco, mi aiuta sicuramente a godermela. Poi magari spero di arrivare più in alto del 23esimo posto dello scorso anno (ride, ndr.). Anche se non guardo i numeri, se la canzone piace va bene, altrimenti andiamo avanti lo stesso. La amo così, nella sua semplicità, ci vedo l’immagine di una persona che si strugge d’amore in una stanza sotto un cielo stellato».
Dalle ombre di Radio Gotham, passando per la fioritura di Radio Sakura, oggi puntiamo alle stelle con radio vega: è un percorso che ha sempre avuto in mente o è nato strada facendo?
«In realtà è stato tutto naturale, in fondo quando parti dalle ombre non ti fermi. Quindi mi sono lasciata trasportare da questa consapevolezza, evoluzione creativa. Certo non mi aspettavo fosse tutto così veloce, tre album in tre anni, ma è proprio il coronamento di qualcosa. E sicuramente non è la fine, anzi, siamo all’inizio».
Per la serata cover si farà accompagnare dal lucano Chiello su Lucio Battisti...
«È il mio cantante preferito del passato, sono cresciuta con lui, ho una passione sfrenata per la sua scrittura, l’interpretazione. E Chiello è il mio preferito del presente, tutti devono sapere quanto vale».