SANREMO - «Essere rockstar per me significa essere libero di esprimermi, nello stile e nel modo di essere, un po’ come faceva Elton John». Così Alex Wyse, in gara al Festival nella sezione Nuove Proposte, racconta alla Gazzetta il brano Rockstar. I quattro giovani saliranno sul palco questa sera, per proporre la canzone, già edita, nella speciale versione con l’orchestra. E Alex ha già annunciato due appuntamenti live, il 24 maggio al Fabrique di Milano, e il 26 settembre all’Atlantico di Roma. «I primi feedback che sono arrivati sono molto positivi, ma la cosa bella è il concetto che chi ascolta il brano riesce a cogliere. Un inno alla libertà, che urlato da un palco fondamentale per la musica italiana come quello di Sanremo prende ancora più corpo.
Alessandro Rina, questo il vero nome, è legato a Sanremo fin da quando era piccolo: «Lo guardavo da bambino e sapere di avere l’opportunità di cantare sopra quel palco è un’emozione grandissima. Se dovessi scegliere un brano che rappresenta il Festival, per me è L’Essenziale di Marco Mengoni, vivevo un mio momento particolare, la ricordo con affetto».
Anche la preparazione agli appuntamenti dal vivo, la sua dimensione ideale, la vive con serenità: «Mi sento del tutto libero, non esiste alcun tipo di giudizio, in mezzo ci sarà anche un tour estivo, sono pronto e non vedo l’ora di rivivere le vibrazioni della performance davanti al pubblico, è davvero la mia carica per andare avanti». E in questo percorso che passa dall’Ariston spera di poter lasciare un messaggio: quello che a Sanremo basta semplicemente essere se stessi, combattendo per ogni libertà. Accettare qualsiasi forma di creatività, questo mi auguro per il futuro».