Sabato 06 Settembre 2025 | 12:41

Foggia, presentata petizione sulla situazione dell’Archivio di Stato: «Si trovi una sede adeguata»

 
Redazione Online (Video Maizzi)

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«Dare finalmente all’Istituto la collocazione definitiva che merita»

Venerdì 11 Aprile 2025, 12:50

FOGGIA - Una petizione destinata agli organi amministrativi statali e agli enti locali sulla situazione dell’Archivio di Stato di Foggia: è quella presentata stamattina presso il Museo delle Scienze Naturali, nel capoluogo dauno, a firma di diverse e associazioni e istituzioni (tra cui il FAI, l'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, Club Unesco e altri).

I firmatari fanno presente che il 19 aprile dello scorso anno l'Archivio di Stato di Foggia ha dovuto lasciare la sede di palazzo Filiasi in vista dei lavori di completamento e restauro dell'edificio, destinato a ospitare l’istituendo Museo archeologico Nazionale. Tale disposizione ha chiuso per l’Archivio di Stato di Foggia una vicenda iniziata nel lontano 1988, quando palazzo Filiasi, ad opera dell'allora Ministero per i Beni e le Attività Culturali, venne destinato a sede della Direzione e della Biblioteca dell'Archivio medesimo. All’epoca venne presentata una petizione per evitare tale trasferimento, firmata da enti ed istituti culturali della città. In marzo 2024 lo stesso Ministro Sangiuliano, investito della situazione, ci rispondeva che assicurava la sua attenzione “per garantire all’Archivio di Stato di Foggia una sede all’altezza della sua importanza”. Da allora nulla è accaduto, nonostante l’impegno degli attori coinvolti per risolvere la problematica.

Si è calcolato che il fabbisogno dell’Archivio al momento attuale ammonta a circa 10.000 metri lineari, senza tenere conto delle future acquisizioni documentarie a cui resta obbligato.

Le associazioni chiedono che si "valuti la difficilissima situazione in cui l'Archivio di Stato di Foggia si trova ad operare e, alla luce del cospicuo ridimensionamento degli spazi ad esso affidati", si voglia "trovare una soluzione definitiva individuando finalmente una sua collocazione in una sede unica e idonea, eventualmente accorpando le due sedi in cui risulta attualmente suddiviso nella città di Foggia, Palazzo Dogana e Viale Francia, interrompendo in questo modo la disperata ricerca di spazi per le attività culturali, evitando così ulteriori esborsi per le casse dello Stato, derivanti dagli affitti dei locali al momento occupati, dando finalmente all’Istituto la collocazione definitiva che merita."

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