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Maltempo nel Foggiano, il vigile del fuoco sopravvissuto: «Mi sento miracolato». Protezione civile: «35mm di pioggia in mezz'ora, scene di panico»

 
Redazione online

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Queste le parole di Filippo Civetta, il 40enne sopravvissuto alla furia del canale irriguo Radicosa ingrossato dal nubifragio che ha provocato la morte del collega più anziano, il caporeparto Antonio Ciccorelli

Mercoledì 18 Settembre 2024, 15:40

19:13

FOGGIA - «Mi sento solo miracolato». Queste le parole di Filippo Civetta il vigile del fuoco quarantenne sopravvissuto alla furia del canale irriguo Radicosa ingrossato dal nubifragio di ieri sera che si si è abbattuto nel Foggiano e che ha provocato la morte del collega più anziano, il caporeparto Antonio Ciccorelli, 60 anni il mese prossimo, affidate al sindaco di Casalvecchio di Puglia Noè Andreano che lo ha raggiunto telefonicamente in attesa di abbracciarlo.
Civetta, ancora sotto shock ed impossibilitato a rilasciare dichiarazioni, parlando con il sindaco ha solo espresso «il profondo dolore per il collega scomparso». «Nel momento in cui ha saputo della morte del collega - riferisce il primo cittadino - si è visto crollare il mondo addosso. Si è visto passare la vita davanti agli occhi. Poteva capitare a lui e in quei momenti il pensiero è andato a figli e moglie, alla sua famiglia». Andreano ha sottolineato «il cordoglio personale e dell’amministrazione comunale per la scomparsa di Ciccorelli e il ringraziamento per il prezioso lavoro svolto dal personale dei vigili del fuoco, sempre costantemente a rischio. Sono i nostri angeli custodi. Dobbiamo sempre essere a loro vicini».

PROTEZIONE CIVILE: 35 MM DI PIOGGIA CADUTI IN MEZZORA

E’ stato breve ma violento il nubifragio che ieri sera si è abbattuto sulla provincia di Foggia provocando l’esondazione di un torrente che ha trascinato un’auto dei vigili del fuoco e provocato la morte di uno dei pompieri a bordo. Secondo dati della protezione civile, in mezz'ora attorno alle 19.00 sono caduti nella zona 35 millimetri di pioggia. L’enorme quantità d’acqua riversatasi al suolo ha provocato l’ingrossamento e poi l’esondazione del canale irriguo Radicosa lungo la statale 89 che unisce San Severo ad Apricena. L’acqua ha invaso la strada bloccando decine di automobilisti e trascinando per alcune centinaia di metri, in un torrente di fango, la vettura dei vigili del fuoco che erano intervenuti per i soccorsi. La protezione civile parla di evento eccezionale.

UNA NOTTE DI PANICO

«La gente era terrorizzata. Ci sono state scene di vero e proprio panico.
Automobilisti in preda alla paura che non sapevano cosa fare. Le auto venivano trascinate dalla forza dell’acqua. Abbiamo cercato di mettere in sicurezza tutti in un lasso di tempo brevissimo». Così Linda Di Nunzio, segretaria del coordinamento provinciale della protezione civile di Foggia, impegnata da ieri sera nel soccorso agli automobilisti sorpresi dalla furia della bomba d’acqua che si è riversata sul Foggiano, in particolare su San Severo, Apricena, San Paolo di Civitate e Torremaggiore. Il caporeparto dei Vigili del fuoco Antonio Ciccorelli è morto in servizio dopo che il suo fuoristrada è stato travolto dall’acqua.
«La maggior parte - sottolinea Di Nunzio - era rappresentata da automobilisti che rientravano al lavoro, donne sole in auto. Ci sono state scene di panico. Molte urlavano dall’interno dell’abitacolo. Siamo stati impegnati anche nelle ricerche del vigile del fuoco disperso, il cui corpo è stato poi ritrovato».
Di Nunzio evidenzia infine che «i danni maggiori hanno interessato auto e terreni agricoli. L’emergenza ora è rientrata, ma nel pomeriggio è prevista una nuova allerta per cui invitiamo la popolazione alla massima prudenza».

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