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Estorsioni e riciclaggio: blitz Dia nel Foggiano, sequestri per 4 mln di euro

 
Redazione online

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Coinvolto anche un personaggio di spicco della criminalità di Cerignola, che è riuscito ad accumulare un considerevole numero di beni intestandoli a dei prestanome

Mercoledì 20 Maggio 2020, 08:35

14:50

CERIGNOLA - Aziende agricole, parcheggi per veicoli industriali, ma anche appartamenti e imbarcazioni per oltre 4 milioni di euro. È l’esito del sequestro effettuato dagli uomini della DIA a carico di 14 foggiani. Complessivamente sono indagate 27 persone per i reati di estorsione, riciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, autoriciclaggio, trasferimento fraudolento di valori, estorsione, turbata libertà degli incanti, falsità materiale e violazione della normativa tributaria.
Nel corso della conferenza stampa il pubblico ministero Francesco Di Lisio ha affermato che tra gli indagati c'è anche un professionista. L’operazione trae origine da indagini svolte a carico di Pasquale Saracino, 46 enne pluripregiudicato di Cerignola già sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale e ritenuto dagli inquirenti vicino ad esponenti dei clan «Cartagena» e «Piarulli-Ferraro» in passato attivi nella provincia foggiana. Le indagini economico-patrimoniali hanno permesso di dimostrare come Saracino, pur risultando nullatenente, sia riuscito nel corso degli anni ad accumulare un consistente patrimonio illecito, intestando beni e rapporti bancari a prestanome, tra cui cui la moglie, il figlio, la sorella ed il cognato.

Imparentato con una delle più conosciute famiglie mafiose di Cerignola, i Cartagena, coinvolti nello storico processo degli anni '90 «Cartagine», che azzerò il clan Piarulli-Ferraro, il suo nome era presente anche nell’operazione «Final Cut 2» con la quale venne smantellata, nel 2011, un’organizzazione dedita alla ricettazione di veicoli, nell’operazione «Le Iene», che consentì di individuare, nel 2014, i responsabili del tentato furto al caveau della NP Service di Foggia, e, nel 2016, nella tentata rapina ad un portavalori avvenuta sul tratto pisano dell’A12.

Nel corso degli anni è riuscito ad accumulare un consistente patrimonio, intestando i beni ed i rapporti bancari a prestanome (tra cui suoi stretti familiari come la moglie, il figlio, la sorella ed il cognato), indagati nell’odierno procedimento.

SOTTOSEGRETARIO ALLA DIFESA: DURO COLPO A CRIMINALITA' - «L'operazione della Dia, avviata questa mattina nella provincia di Foggia, si è conclusa con il sequestro di beni per 4 milioni di euro nei confronti di 14 persone. Non si fermano le operazioni sistematiche su tutto il territorio», scrive in una nota il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo. "Un altro duro colpo - sottolinea - è stato messo a segno contro la criminalità, grazie al lavoro straordinario degli uomini e donne della Dia di Bari, di Foggia e di Lecce che sono stati coadiuvati dal personale dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Questura di Foggia».
«Lo Stato c'è - prosegue Tofalo - e risponde con forza alle mafie e all’illegalità. Grazie alle Forze dell’Ordine, alle Forze di Polizia e alla magistratura, colonne portanti della legalità».

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