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San Marco in Lamis,100 persone davanti a chiesa per via Crucis Venerdì Santo: Procura apre inchiesta

San Marco in Lamis,100 persone davanti a chiesa per via Crucis Venerdì Santo: Procura apre inchiesta

 
Redazione online

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Il decreto vieta assembramenti e manifestazioni pubbliche, e soprattutto uscite non necessarie

Sabato 11 Aprile 2020, 09:24

17:32

Un assembramento in piena pandemia davanti alla chiesa dell'Addolorata, per la via Crucis del Venerdì Santo. È accaduto ieri sera a San Marco in Lamis, nel Foggiano. Cento persone circa si sono riunite davanti alla chiesa: avevano le mascherine, pare siano state rispettate le distanze di sicurezza, ma come riportato (e ribadito) dal decreto, sono vietate manifestazioni pubbliche e assembramenti, e bisogna uscire solo per necessità. È emerso che il sindaco Merla si sia reso conto della situazione e si sia assunto la responsabilità di non aver interrotto il momento di preghiera. San Marco in Lamis, va ricordato, è inoltre il paese del primo focolaio da Coronavirus, la 'Codogno pugliese', il paese in cui oltre dieci persone si contagiarono a un funerale. Resta comunque la gravità dell'accaduto, con la speranza che non ci siano ripercussioni sul numero dei contagi nella zona, e soprattutto viene ancora una volta constatata la difficoltà nel seguire poche semplici regole che potrebbero servire a tutto il Paese per uscire al più presto dalla situazione di lockdown. La Procura di Foggia ha aperto una inchiesta su San Marco in Lamis. Le forze dell’ordine acquisiranno i video.

Ecco il messaggio inviato questa notte dal sindaco:

«In merito a quanto successo stasera nella mia città mi assumo la colpa di non aver avuto il coraggio di dire a don Matteo di interrompere il momento di preghiera. Non me la sono sentita, ma mi rendo conto, col senno di poi, di aver sbagliato. Ma avrei voluto interromperlo. Questa è la mia colpa e me la prendo. Scusate tutti»

LE SCUSE - «E' stato complicato, avrei dovuto interrompere quel momento di preghiera. Lo so, ho commesso un errore». Così il sindaco di San Marco in Lamis, Michele Merla, parla dell’assembramento del Venerdì Santo sul sagrato, precisando di aver «accettato l’invito a partecipare alle celebrazioni religiose di don Matteo Ferro specificando che non dovessero prender parte i fedeli - sottolinea -. Poi, quando abbiamo iniziato a pregare, le persone che abitavano in zona sono scese in strada. Lo hanno fatto in maniera composta, anche rispettando, in un certo qual modo le distanze di sicurezza. A quel punto avrei dovuto interrompere il rito religioso ma non l’ho fatto, e mi assumo le responsabilità.
Già nella serata di ieri - ammette il sindaco - sono stato contattato dal prefetto di Foggia, Raffaele Grassi e dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ai quali ho spiegato le mie ragioni».

ARCURI: FATTA SEGNALAZIONE - «Abbiamo fatto la segnalazione a chi dovevamo perché non ci aspettavamo di dover ancora spiegare che queste forme di assembramento producono danni assai irreversibili». Così il commissario straordinario per l'emergenza, Domenico Arcuri, ha risposto ad una domanda su quanto accaduto ieri sera in un paese del Foggiano, dove un centinaio di persone si sono ritrovate in strade per una manifestazione religiosa del Venerdì Santo.

LE PAROLE DEL VESCOVO DI FOGGIA - «Mi meraviglia quanto avvenuto Venerdì Santo sul sagrato della chiesa di Maria Santissima Addolorata di San Marco in Lamis (Foggia), dove un momento di preghiera silenziosa, e programmato per essere teletrasmesso, si è trasformato in manifestazione con partecipazione di popolo». Così e il vescovo della diocesi di Foggia Bovino, monsignor Vincenzo Pelvi, parla dell’assembramento creatosi ieri nel comune foggiano durante le celebrazioni religiose.
«È un atto grave - afferma il vescovo - perché da parte dei presenti è venuto meno il buonsenso e la prudenza nel contribuire alla tutela della salute ed evitare un ulteriore diffusione del contagio. Ribadisco - precisa Pelvi - ancora ai parroci di attenersi categoricamente alle indicazioni già ricevute evitando di mettere a rischio cittadini e fedeli che stanno in casa rinunciando alle celebrazioni religiose della Pasqua». 

PREFETTO: VERIFICHE - «Sono state avviate attività di verifica per accertare le responsabilità sull'episodio e per l'applicazione delle conseguenti sanzioni». Lo comunica il prefetto di Foggia Raffaele Grassi che ha chiesto al sindaco di San Marco in Lamis (Foggia) Michele Merla un dettagliato rapporto. La vicenda - si apprende - è stata oggetto di un coordinamento tecnico della Forze di polizia che si è tenuto stamattina , nel corso del quale il prefetto ha «fortemente stigmatizzato l’accaduto, chiedendo la massima attenzione da parte di tutti gli Enti e organismi preposti al contenimento del virus Covid 19 affinché non si ripetano analoghi fatti».

Un’auto dei carabinieri lambisce, senza fermarsi, la piazza di San Marco in Lamis (Foggia) dove ieri sera era in corso un momento di preghiera per il venerdì Santo alla presenza di un centinaio di fedeli. È una delle tante immagini circolate nelle ore immediatamente successive la commemorazione religiosa che si è svolta alla presenza del primo cittadino Michele Merla e del parroco, che nulla hanno fatto per evitare l’assembramento.
Dai video diffusi dai cittadini si vede chiaramente una pattuglia dell’Arma che percorre la strada che costeggia il sagrato della chiesa Maria Santissima Addolorata, assiepata di gente, senza fermarsi per effettuare i controlli e impedire che la gente l’affollasse. A quanto si apprende, sull'operato dell’equipaggio della pattuglia sono in corso accertamenti.

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