MONOPOLI - La Puglia, terra di sole, mare e orecchiette? Certo che sì, ma anche di artigiani che resistono all'IA e continuano a mettere le «mani in pasta» - e il cuore - in quello che fanno. E questa volta non è di impasto di farina e acqua che si parla, ma di artisti alle prese con la ceramica da plasmare e modellare.
«Son 60 anni, dal 1964, che realizziamo ceramiche con una caratteristica che ci differenzia da tutti - commenta Nicola Fasano dell'azienda Nicola Fasano ceramiche -: siamo rimasti gli unici a mantenere l'intera produzione a Grottaglie utilizzando argille locali».
Un'azienda che al momento ha 20 "maestri" dipendenti e che "gira il mondo" con le sue realizzazioni di pezzi unici fatti a mano: «da 15 anni a questa parte abbiamo fatto questa scelta di realizzare pezzi uno diverso dall'altro, così diventa impossibile imitarci»
E durante il G7 in Puglia? «Mentre i mariti politici erano impegnati negli incontri istituzionali - conclude Fasano - abbiamo ospitato le loro consorti fatto conoscere da vicino l'argilla e gli strumenti del mestiere: il tornio, la modellazione, l'essicamento, la rifinitura, la terracotta smaltata, i forni. E quando sono andate via le abbiamo omaggiate con i piatti decorati con i loro volti».