BARI - «L'8 e il 9 giugno si vota per le europee ma si vota anche per il Comune e noi sosteniamo Michele Laforgia, riteniamo sia il giusto rinnovamento per lo schieramento progressista. Quindi possiamo valorizzare l'esperienza amministrativa che si è conclusa ma rilanciare anche i giusti elementi di rinnovamento. E soprattutto fare una grande battaglia per la legalità e la trasparenza con Laforgia». Lo ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte, a Bari.
«Il Movimento cinque stelle prefiguro che sarà determinate per la nuova Commissione europea, perché il rischio è che si trovi uno stallo tra le forze attuali che sono in coalizione e le forze conservatrici. I nostri voti saranno determinanti per lo schieramento progressista. E riteniamo che faremo valere quelli che sono i nostri obiettivi politici: no all’austerity, sì piani di pace, basta guerra, sì a una Europa sociale, un’Europa di maggiori diritti effettivi per tutti. Un’Europa che si batta contro la corruzione. Politica del lavoro con trentadue ore a parità di salario a settimana; salario minimo legale per tutti e, ovviamente, anche un reddito di cittadinanza europeo», ha aggiunto Conte parlando con i giornalisti a margine di una iniziativa elettorale.
«Stiamo andando verso l’austerità: in Europa il Patto di stabilità ci sta portando verso un taglio di 13 miliardi. Ci faranno prima votare e poi prepareranno la nuova legge di bilancio, secondo voi quei 13 miliardi dove li prenderanno? Quando votate ve lo dovete ricordare, poi non ditemi presidente ci aiuti, perché io ve l’avevo detto. Quando si andrà a votare sarà: sì all’austerità, no all’austerità», ha sottolineato il leader del M5s nel corso del comizio.
«Qui Giorgia Meloni ci sta raccontando che la transizione, tutto il lavoro che facciamo contro l’inquinamento è una cosa fasulla, è una transizione ideologica, l’avete sentita? Ma che ideologia c'è rispetto alla necessità vitale di crescere i nostri figli in un ambiente sano. Vi rendete conto che è tutta una presa in giro?».
Poi Giuseppe Conte ha aggiunto: «voi a Bari avete toccato con mano gli scandali, che livello di contaminazione la politica ha raggiunto con il malaffare, potete rimanere indifferenti? Volete rimanere indifferenti rispetto al voto di scambio politico mafioso, con i tariffari per comprare il voto. C'è una soluzione, quanti siete in questo quartiere San Paolo, 25mila? Immaginate che convincete quelli che non stanno pensando alla importanza di questo voto, che il quartiere San Paolo va a votare in massa, allora se decidete di andare a votare in massa si può pagare un voto 50 euro? Questo sistema si regge sull'astensionismo, se andiamo a votare in massa non conterà nulla il voto comprato».
«Il governo si è astenuto tre volte di fronte alla risoluzione delle Nazioni unite, come ti puoi astenere di fronte a un massacro? E’ una follia. Per chi vorrà votare questo governo di destra, mettetevi una mano sulla coscienza, è un governo che si è astenuto tre volte di fronte al massacro reiterato di famiglie e di bambini, perché è un governo di destra. Perché c'è una consonanza politica, perché quello di Netanyahu è un governo di ultra destra, radicale. Ma secondo voi l'ideologia, la consonanza politica, può prevalere di fronte al massacro di 35mila civili palestinesi, donne e bambini compresi?». Lo ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte, stasera a Bari in occasione di un incontro elettorale.
LE PAROLE DI MICHELE LAFORGIA
«A Bari c'è ancora la commissione ispettiva che concluderà i suoi lavori probabilmente a settembre, dopo che ci saranno il nuovo sindaco e la nuova giunta. Non possiamo permetterci di retrocedere a Comune sciolto per infiltrazioni mafiose e per questo abbiamo a disposizione il voto per il candidato e i candidati diversi da quelli che abbiamo avuto finora, per un rinnovamento profondo del consiglio comunale, per una nuova classe politica». Lo ha detto il candidato sindaco di Bari Michele Laforgia nel corso di un incontro elettorale con il presidente del M5s Giuseppe Conte.
CONTE ALL'ITALIA CHE CONTA ALL'ANCHECINEMA
«Sono preoccupatissimo, abbiamo la possibilità davvero di affrontare una terza guerra mondiale, ma non mi voglio arrendere, per questo noi diciamo no all’invio di nuovi armi, no all’escalation militare. Ci hanno accusato di essere filo putiniani, hanno cercato di buttarci fuori dallo scenario politico nazionale, ma noi siamo sempre qui a far sentire la nostra voce». Lo ha detto il presidente del M5s Giuseppe Conte stasera a Bari nel corso dell’evento 'L'Italia che conta'.
«Qui - ha aggiunto - siamo di fronte a un bivio, c'è poco da scegliere. Il partito delle armi è trasversale, a destra e a sinistra, arruola quasi tutte le forze politiche, noi rimaniamo indenni».
All’Anchecinema di Bari nel corso dell’evento 'L'Italia che conta' il presidente del M5s, Giuseppe Conte, commenta anche le immagini che vengono mandare in onda e che mostrano la guerra a Gaza con bambini feriti e disperati.
«Donne e bambini arsi e bruciati vivi - afferma - rispetto a tutto questo il nostro governo si è astenuto per tre volte alla risoluzione delle Nazioni unite. Non mi sento rappresentato da un governo che per tre volte ha dimostrato questa codardia».
«Serve un cessate il fuoco, imprimere una forte spinta verso due popoli e due Stati - prosegue - abbiamo bisogno di costruttori di pace. Ogni candidato in lista del M5s si impegna a essere costruttore di pace». «Stop alle armi a Netanyahu», conclude.
«Sul salario minimo si è convinto il Pd e anche Calenda ha firmato, l’abbiamo preso nel giorno giusto. Ma la Meloni ha detto devo sentire Brunetta e hanno affossato la legge, schiaffeggiando quattro milioni di lavoratrici e lavoratori. Hanno fatto però una norma ad hoc per lo stipendio di Brunetta al Cnel».
«Fuori la politica dalla sanità, basta con dirigenti in base a simpatie politiche e tessere di partito. Dobbiamo dire sì a una sanità con standard europei, con prestazioni assicurate a tutti. Il diritto alla salute è in Costituzione assicurato come fondamentale». Lo ha detto il presidente del M5s Giuseppe Conte stasera a Bari.
Poi, ha aggiunto, c'è «il taglio dei tagli, il tradimento del Sud, l’autonomia differenziata: avremo venti staterelli, le risorse devono rimanere dove vengono prodotte e allora chi sta meglio starà sempre meglio e chi sta peggio sempre peggio». Inoltre, ha ricordato, «hanno abolito decontribuzione Sud». «Fitto - ha concluso - taglia e poi dice non vi preoccupate vi faremo vedere nuovi progetti con nuovi fondi, ma quali?».