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Porto Bari, caos agli imbarchi per l'Albania: 4 ore di ritardo, traffico e disagi

Porto Bari, caos agli imbarchi per l'Albania: 4 ore di ritardo, traffico e disagi

 
Annadelia Turi

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Annadelia Turi

Auto incolonnate, servizi igienici assenti e passeggeri inferociti, tra famiglie in difficoltà, bimbi piccoli e ingorghi

Sabato 23 Dicembre 2023, 10:27

BARI - Cambia la stagione ma la solfa è sempre la stessa. Porto di Bari: così come accade nel periodo estivo anche in questi giorni è caos agli imbarchi per l’Albania a causa delle procedure molto rallentate ai mezzi durante i controlli doganali e di polizia. Disagi, auto incolonnate, assenza di servizi igienici nel tratto compreso tra Marisabella e gli imbarchi. Passeggeri inferociti e agenzie marittime costrette a fare i conti con una situazione che si perpetua ormai da anni.

È quanto accaduto ieri sera a partire dal tardo pomeriggio, le 18 circa, quando cioè sono iniziati i controlli ai varchi. Tre le navi in partenza da Bari e dirette a Durazzo: due della compagnia Ventouris Ferries e una della GNV (Grandi Navi Veloci). Porto letteralmente invaso da albanesi, provenienti da gran parte d’Italia, diretti a casa per trascorrere le vacanze natalizie: parliamo di circa 4000 passeggeri e un migliaio di mezzi. La partenza delle navi era prevista alle 23 ma in realtà hanno lasciato il porto tra le 2.30 e le 2.50 del mattino per un totale di 4 ore di ritardo registrate.

Una situazione che ha messo a dura prova la pazienza dei passeggeri costretti a rimanere incolonnati in auto sfidando il freddo e tutti i disagi che il ritardo inevitabilmente comporta. La situazione più drammatica si è registrata a causa della totale assenza di servizi igienici tratto compreso tra Marisabella e l’imbarco. È assurdo tutto questo - spiega un passeggero – siamo fermi in macchina da circa quattro ore. Non possiamo scendere dal veicolo così come ci stanno ripetendo le forze dell’ordine perché non abbiamo ancora effettuato i controlli e in tutto questo abbiamo la necessità di usufruire dei servizi igienici. Abbiamo un bimbo piccolo che piange continuamente. Mia moglie è stata costretta a cambiargli il pannolino in auto senza un fasciatoio, senza acqua. E’ una situazione da terzo mondo. In questo porto è sempre la stessa storia”.

A replicare è anche un’altra famiglia in macchina con a bordo un anziano. “Viaggiare così – spiega inferocito – è un incubo. Non si può costringere i passeggeri a restare in auto per ore in attesa di questi controlli che procedono molto a rilento. Per usufruire dei bagni dovremmo tornare indietro a Marisabella dove ce ne sono 6 ma come facciamo? Siamo imbottigliati in questo ingorgo e non abbiamo via d’uscita”. Mentre il malumore tra i passeggeri cresceva il tempo trascorreva fino ad arrivare a notte fonda. Per la precisione alle 2.30 quando è partita la prima nave diretta Durazzo. Uno scenario che consentirà ai passeggeri, visto che la normativa europea lo prevede, di richiedere il rimborso del biglietto o un indennizzo costringendo le compagnie marittime a sborsare cifre cospicue per responsabilità non attribuibili alle stesse. Insomma al porto di Bari la situazione, nonostante l’aumento dei varchi, sembra non sia cambiata: cambiano le stagioni, ma restano i disagi. 

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