Mercoledì 24 Settembre 2025 | 12:28

Milano, Rose Villain «supera» il Forum con Lode tra ospiti, «bollicine» e perfino la pioggia sul palco: uno show che non fa sconti

 
Bianca Chiriatti

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Bianca Chiriatti

Notte di festa nella sua città, insieme a Elisa, Annalisa, Gaia, Lazza, Bresh, chiello. Coreografie travolgenti, anteprime di nuovi singoli, un immaginario al suo massimo splendore: è la consacrazione di Rose. E c'è anche un pizzico di Puglia

Mercoledì 24 Settembre 2025, 10:00

Se potessimo paragonare una carriera artistica a un percorso di studi, diremmo che ieri sera all'Unipol Forum di Milano Rose Villain si è senz'altro laureata, e con Lode. Anzi, è come se avesse festeggiato la laurea, con amiche e amici illustri che l'hanno accompagnata su quel maestoso palco che sognava da tutta la vita, davanti al pubblico di casa sua. Non è semplice ripercorrere la serata del 23 settembre, numero a lei tanto caro, che rimarrà nel cuore delle migliaia di persone unite dall'energia travolgente ormai marchio di fabbrica di Rose, alternata a momenti di intensa emozione, per uno spettacolo che non ha lasciato spazio a compromessi. Così come l'impatto che la cantautrice 36enne ha ormai da qualche anno nel panorama musicale nazionale è totalmente senza compromessi. Rose Villain non fa sconti, nessuna mediazione pur di piacere a tutti, solo puro amore per quello che propone e cura maniacale nei suoi progetti, supportata anche da un team affiatato e preparato. E chi ha sensibilità tali da riuscire a connettersi con il suo mondo vive un'esperienza totalmente immersiva, a contatto con un immaginario che accetta le oscurità naturali dell'essere umano, le abbraccia e le fa diventare poesia condivisa, in musica.

Questo potere, il prenderti per mano e trascinarti nel suo immaginario, trova espressione specialmente nei live, e ieri sera Rose lo ha dimostrato fin dai primi istanti. Con un ingresso cinematografico, muro di luci e di visual in cui c'è lo zampino di Manuel Mollà, è da subito padrona assoluta della scena. Otto ballerini, la sua ormai storica band (Andrea Gamba «Daykoda», chitarre, synth, Andrea Dominoni, basso, Matteo D’Ignazi, batteria), coreografie di Carlos Diaz (star dei social dopo le collaborazioni con Gaia e non solo) e del talento pugliese Claudia Laruccia, ledwall, passerelle, voleva (e ha ottenuto) perfino la pioggia sul palco e la possibilità di sfidare la gravità: siamo davanti a qualcosa che non ha nulla da invidiare a blasonati nomi internazionali, quanto a studio e dimensione di show, teatrale e magnetica. Il tour si chiama «Radio Trilogy», e c'è un po' il meglio delle sue tre «radio»: nel primo blocco l'ospite è Bresh, che duetta con lei su «Graffiti». Si balla con «Elvis», e su «fuorilegge» anche la sagoma nei visual fa l'ormai iconica «mossa» sul ritornello. 

La decima canzone in scaletta è un'anteprima assoluta: «bollicine», nuovo singolo uscito alla mezzanotte di oggi: per il battesimo della ballad, da oltre un mese spoilerata sui social (in testo e produzione ci sono penna e mani di Vincenzo Liguori e Ludovico Marino, talenti di Cash&Carter, la società di Sixpm - Andrea Ferrara - e della stessa Rose) migliaia di bolle, accompagnate da nuvole di fumo hanno avvolto la platea in un’atmosfera surreale. Splendidi gli intermezzi con le quattro coriste che da qualche mese accompagnano il percorso della cantautrice: Cura (Francesca Carbonelli), la pugliese Evra (Claudia Cuccovillo), Luana Fraccalvieri e Anna Laura Alvear Calderon. La seconda ospite è Annalisa, che restituisce il favore che Rose le fece durante il tour e torna sul palco del Forum a cantare «Eva + Eva», in un arrangiamento nuovo, quasi latineggiante, molto gustoso. 

Intensa la dedica alla sua «Milano almeno tu», poi è il turno di chiello, che la accompagna in «Lacrimogeni»: dopo aver condiviso con lei il palco dell'ultimo Sanremo per la serata dei duetti, la sua presenza non poteva mancare. Il momento più emotivamente intenso dello spettacolo è senz'altro il blocco «Cartoni animati», dove Rose è seduta su una luna gigante che la solleva letteralmente in aria, e «Monet», canzone dedicata alla mamma che non c'è più, in cui è accompagnata da Elisa, che sale sul palco prendendola per mano, in un momento di solidarietà e vicinanza tra donne sincero e sentito. «Scrivere musica è sempre stata la mia terapia - racconta Rose - e l'amore che ho sentito con questa condivisione è stata la mia cura». 

Si riparte con un blocco più energico, con coreografie travolgenti (il corpo di ballo è formato da Federica Di Meo, Francesca Clemente, Valentina - Banana - Vernia, Martina Toderi, Giulia Bresciani, Filippo Morani, Gianmarco Petrelli, Francesca Chelini). Gli abiti dei ballerini e delle coriste sono della stylist Bianca Luini, quelli di Rose (Fendi, Blumarine, Adidas e Yamamay) sono firmati da Celia Arias. Su «No vabbè» a sorpresa sale Lazza, che manda in delirio la platea, così come Gaia che porta un brano inedito insieme a Rose (dando una risposta a chi le aveva viste insieme in studo in un piccolo spoiler sui social settimane fa): «Il mio male è il tuo male», canzone con un testo forte, dedicato al momento difficile che sta attraversando il mondo, e un acuto sul finale a due voci da brivido, che offre anche l'occasione per sottolineare quanto sia migliorata vocalmente Rose, conquistando sempre più sicurezza e versatilità nell'uso della voce.

Si continua con un blocco più emotivo, su cui trionfa «smith'n'wesson», uno dei gioielli dell'ultimo album. E su «tu sai» sale sul palco l'ultimo «ospite»: proprio Sixpm, Andrea Ferrara, produttore (e marito) di Rose, che apre con un beat sulla workstation che fa impazzire tutto il pubblico, per poi accompagnare alla chitarra in quella canzone che è la loro dedica d'amore. «Siamo partiti da una stanzetta di mezzo metro, e guarda dove siamo», gli dice Rose emozionata osservando gli spalti gremiti. Ancora una volta insieme dimostrano che quando le cose si fanno con amore puro e sincero, si crea una magia che non si può replicare.

La chiusura è tutta per le hit: «victoria's secret», «Come un tuono», poi «Trasparente», tra le preferite dai fan, la canzone che dà voce a chi si sente invisibile. E sotto una pioggia scrosciante che cade dal cielo, per fortuna solo dentro al Forum e non fuori dopo due giorni di maltempo, ecco «Click Boom», il brano che ha cambiato la vita di Rose Villain, quella «svolta» che l'ha fatta entrare di diritto nel mondo delle stelle della musica, dopo una lunghissima gavetta tra Italia e America in cui non ha mai smesso di crederci. E chissà cosa le attraversa il cuore mentre saluta e dà appuntamento alle prossime date del tour, sabato 27 a Padova, poi a ottobre Roma e Napoli. Senza nulla togliere alle altre serate, il concerto al Forum è stato speciale. Gli invitati alla festa vanno via soddisfatti, appagati. Sanno che non si è risparmiata, ha donato tutto con la consueta generosità. Una laurea in musica e in amore, una chiusura di un ciclo, ma soprattutto un nuovo inizio. Per traguardi sempre più lontani, anche oltre le stelle.

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