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L'iniziativa
Bianca Chiriatti
21 Dicembre 2020
«L'amour toujours»: basta un titolo di una canzone per proiettarsi immediatamente negli anni '90. E a più di vent'anni dall'uscita, alcuni miti del panorama dance di quel periodo si sono uniti per reinterpretare il capolavoro di Gigi D'Agostino, il tutto con un fine benefico: aiutare il Fondo Scena Unita e i lavoratori dello spettacolo, particolarmente messi alla prova in quest'anno così particolare. Abbiamo parlato di questo progetto con Haiducii (Paula Mitrache, icona della musica mondiale con la sua 'Dragostea din tei', nata in Romania ma orgogliosamente "barese" da 27 anni). Insieme a lei hanno aderito all'iniziativa Nathalie Aarts (The Soundlovers), Ann Lee, Neja, Kronos, Dj Maxwell, Regina, Luca Zeta, Rebh, Jack Mazzoni, Kim Lukas, Lady Hellen, M-Violet, Dj Samuel Kimkò, Karol Diac, Brothers, Luca B1 Piazzon, Emanele Caponetto from Mania 90, tutti coordinati dalle mani dei produttori Dj Jump e Roby Giordana, per l'etichetta New Music International, che in 30 anni di attività ha collezionato un successo dietro l'altro. Il brano, pur essendo uscito pochi giorni fa, ha già raggiunto la top 15 di iTunes, la prima posizione della Amazon Classifica Dance e ha migliaia di streaming su Spotify.
«Il progetto nasce dall'idea di tornare a essere insieme, tutti uniti - racconta Paula - cercando di portare un po' di sole e purezza alla gente. Siamo un gruppo di artisti forti, pieni di energia, un po' quello che mi ha insegnato in tutti questi anni la musica dance. Tutti insieme possiamo splendere, e io ho voluto dare il mio contributo da persona che ama il prossimo, prima ancora che da artista. Sarebbe bello se fosse Natale ogni giorno».
Un anno che per Haiducii era iniziato in maniera straordinaria, ai primi posti delle classifiche dance mondiale, e con concerti ed eventi in programma: «Invece la vita ci ha insegnato altro, che si può vivere con la musica, donando la musica, ma restando fermi per proteggere il prossimo. Durante il primo lockdown sono stata in Sardegna, ho dato una mano a un'associazione che aiuta i senzatetto, ma allo stesso tempo l'ho vissuto con molto dolore, perché lontana dalla mia famiglia. Ho dato però vita, poi, a un altro progetto: il brano «Respira», girato in Salento alla cava di bauxite, e cantato in rumeno e in italiano, per portare sempre avanti le mie radici. E per ricordarci di concentrarci sul presente, sul momento, per ritornare a 'respirare'». Un enorme augurio da parte di Paula, che ha alcuni brani pronti per il futuro imminente: «Mi piacerebbe fosse un 'pronipote' di "Dragostea din tei". E che volasse lontano, proprio come è stato per me: le mie radici sono in Romania, la Puglia, in cui vivo da 27 anni, è il mio 'tronco', e il resto del mondo sono i frutti».
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