«Voglio un uomo che soddisfi la mia anima» dice la quindicenne Sissi e poi scappa a cavallo mentre la madre cerca di farle sposare l’ennesimo duca. A Elisabetta d’Austria sono state dedicati molti film, soprattutto è diventata indimenticabile per la trilogia con Romy Schneider. Questa giovane libera e sognatrice però ci era sconosciuta.
Di lei si sapeva già che era insofferente alle regole. Ossessionata dalla bellezza e dalla magrezza. Ma la protagonista (l’esordiente Devrim Lingnau) della serie L’Imperatrice su Netflix non è solo ribelle: è sensibile e piena di passione, è irrequieta, passa le notti a disegnare, a scrivere poesie. Quando incontra l’imperatore Franz (Philip Froissant) è amore a prima vista, dopo numerosi rifiuti alle proposte della madre ingombrante, Franz la sceglie al posto della sorella Helena (Elisa Schlott). «O lei o nessun’altra», esclama di fronte a tutti. «Tu sei diversa - le sussurra -. Mi ricordi come ero prima di indossare questi vestiti».
Incomincia la favola? In realtà la vita di corte con obblighi e convenzioni severissime, trame ordite alle sue spalle, fanno precipitare Sissi in un incubo. Al tempo stesso le tensioni con la Russia e la Francia, le condizioni del popolo sempre più povero, indeboliscono le idee innovatrici di Franz, che vorrebbe costruire una ferrovia, e avvelenano anche il loro matrimonio. Questa rivisitazione di Sissi, una produzione tedesca, è davvero una bella sorpresa. I costumi e le scenografie sono notevoli come le immagini che riflettono lo splendore della corte austriaca del XIX secolo. Gli attori sono bravissimi e Devrim Lingnau splende come una pietra preziosa nel finale mozzafiato.