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Taranto, in Provincia slitta il giorno per eleggere il presidente

 
FABIO VENERE

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FABIO VENERE

Taranto, in Provincia slitta il giorno per eleggere il presidente

Il consigliere anziano Puglia rinvia al 22 maggio

Sabato 05 Aprile 2025, 13:26

L’elezione del presidente della Provincia di Taranto slitta dal 4 al 22 maggio. Lo ha deciso, nella tarda mattinata di ieri, Roberto Puglia (Fdi). Che è il consigliere provinciale “anziano” (ovvero quello più votato alle ultime elezioni) che, del resto, regge provvisoriamente l’ente di via Anfiteatro.

In realtà, le urne potrebbero aprirsi molto più in là, anche a settembre. Ma cos’è accaduto giovedì scorso? Due senatori di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo e Domenica Spinelli, presentando un emendamento al Dl Elezioni, infatti, hanno proposto di rinviare il voto per le elezioni provinciali in quei “Comuni capoluogo commissariati”. Praticamente, si tratta di Taranto. I due esponenti di FdI, in particolare, hanno chiesto di far slittare le elezioni in un periodo compreso tra il ventesimo e il sessantesimo giorno successivo al ballottaggio tra i candidati sindaco più votati al primo turno. Dunque, se venisse approvata questa modifica al decreto governativo, in Provincia, le urne si aprirebbero anche dopo la data stabilita da Roberto Puglia e quindi o poco prima di ferragosto o, più ragionevolmente, nella seconda metà di settembre.

In questo caso, almeno per ora, verrebbero riposte nel cassetto le (legittime) ambizioni di quei sindaci che avevano guardato alla concreta possibilità di governare la Provincia sfruttando l’assenza dal voto dei consiglieri comunali di Taranto e soprattutto del loro maggiore voto ponderato, decisivo per la vittoria. Tra questi, in particolare, aveva già avanzato la propria candidatura il primo cittadino di Grottaglie, Ciro D’Alò mentre il sindaco di Martina Franca, Gianfranco Palmisano (Pd) ma anche quello di Ginosa, Vito Parisi (M5s) avrebberro avuto (e avrebbero ancora) le carte in regola per partecipare alla corsa per indossare la fascia azzurra.

Nel centrodestra, invece, calcolando le assenze dei rappresentanti di Taranto e Massafra (comuni commissariati), i sindaci di Sava (Picchierri), Monteiasi (Ciura) e Maruggio (Longo) avrebbero potuto essere della partita (e in realtà potrebbero ancora se l’emendamento non dovesse essere approvato).

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