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Massafra, morto a 93 anni mons.Fonseca: fu il primo rettore dell'Università della Basilicata

 
Redazione online

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Massafra, morto a 93 anni mons.Fonseca: fu il primo rettore dell'Università della Basilicata

Fu aperta nei primi anni Ottanta durante la ricostruzione post terremoto 23 novembre 1980

Lunedì 10 Marzo 2025, 12:56

14:21

MASSAFRA - È morto all’età di 93 anni, a Massafra (Taranto), dove viveva e dove era nato il 21 febbraio 1932, mons. Cosimo Damiano Fonseca, che fu il primo rettore dell’Università degli Studi della Basilicata, aperta nei primi anni Ottanta durante la ricostruzione post terremoto 23 novembre 1980.

Accademico dei Lincei e Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana, Fonseca era noto anche in campo internazionale per ricerche e studi nel campo storico, con particolare riferimento al Medioevo. Creò anche l’Istituto internazionale di studi federiciani del Consiglio nazionale delle ricerche, curò l’edizione critica delle «Constitutiones Melphitanae» per conto del Consiglio regionale della Basilicata e pubblicò per l’Enciclopedia Treccani «la Federiciana». Tra i tanti incarichi ricoperti, è stato a lungo anche presidente della sezione saggistica del «Premio Letterario Basilicata».

«Sono addolorato per la scomparsa di un uomo che ha dato tanto al mondo culturale lucano e nazionale. Il professor Cosimo Damiano Fonseca sarà ricordato come una figura di straordinario rilievo nel panorama universitario». Così, attraverso l’ufficio stampa della Giunta lucana, il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
«Padre fondatore dell’Università degli Studi della Basilicata e suo primo rettore - ha aggiunto il governatore lucano - Fonseca ha contribuito in maniera determinante nella crescita e nello sviluppo della nostra comunità accademica, animato sempre da passione e competenza con una visione lungimirante del progresso, della conoscenza e della formazione. La sua scomparsa - ha proseguito Bardi - rappresenta una grande perdita non solo per la Basilicata, ma per l’intero mondo della cultura e della ricerca. Ai suoi familiari, ai colleghi e agli studenti che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di apprendere dai suoi insegnamenti - ha concluso - rivolgo le mie più sincere condoglianze a nome dell’intera Regione».

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