TARANTO - Il maxi processo “Ambiente svenduto” sull'ex Ilva di Taranto e quello sul disastro ambientale causato dai rifiuti industriali tombati nella gravina Leucaspide sono procedimenti connessi e quindi dopo il primo anche quest'ultimo deve essere trasferito a Potenza.
È quanto, in estrema sintesi, hanno sostenuto gli avvocati Pasquale Annicchiarico, Vincenzo Vozza, Luca Perrone, Carmine Urso e Daniele Convertino chiedendo al collegio di giudici che sta celebrando il giudizio per fare luce sui 5 milioni di tonnellate sepolti tra Taranto e Massafra, di inviare gli atti nel capoluogo lucano. È stato l'avvocato Convertino a prendere la parola, spiegando che, secondo il codice, i procedimenti connessi a quelli in cui un magistrato è parte in un processo devono essere valutati dai magistrati di un altro distretto...
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