TARANTO - A seguito dello stanziamento di nuove risorse per l’organizzazione e lo svolgimento dei Giochi del Mediterraneo, si registrano i commenti del direttore generale dei Giochi, Carlo Molfetta, e del sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, che si riportano di seguito.
“Voglio ringraziare il Governo per l’impegno che ha profuso in favore dei Giochi del Mediterraneo”, ha dichiarato Carlo Molfetta, direttore generale dei Giochi. “Con questo ulteriore finanziamento, che si aggiunge ai 275 milioni di euro già stanziati per le infrastrutture, i Giochi di Taranto 2026 si confermano l'evento sportivo internazionale più importante mai ospitato nel Mezzogiorno. Grazie a questo incremento di risorse, sarà possibile garantire un'organizzazione di altissimo livello e un'esperienza indimenticabile per gli atleti e per tutti coloro che parteciperanno”, ha concluso Molfetta.
Soddisfazione per la decisione del Governo anche da parte del sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, che ha precisato: " Questa nuova dotazione finanziaria è un primo, importante segnale a garanzia della cosiddetta “spesa corrente" per l'organizzazione dei Giochi del Mediterraneo e di questo mi sento di ringraziare il Governo- ha dichiarato il primo cittadino-. Ma, al tempo stesso, non posso non evidenziare che si tratta di risorse che non appaiono sufficienti a soddisfare tutte le esigenze legate alla gestione organizzativa della manifestazione. Soprattutto se si pensa che si deve provvedere alla rete dei trasporti, all'allestimento di eventi cerimoniali, alla gestione dei media, all'acquisizione di equipaggiamenti strettamente correlati alle 29 discipline sportive, alla pianta organica essenziale del medesimo organismo di coordinamento locale, finanche all'accoglienza di alcune migliaia tra atleti, tecnici ed altri delegati dei comitati olimpici nazionali e delle federazioni internazionali. Ripeto, accogliamo con soddisfazione il provvedimento del Governo, con la consapevolezza che saranno necessarie ulteriori iniezioni di fondi per garantire l’intero fabbisogno”.
