TARANTO - È stata condannata in primo grado a 4 anni e 8 mesi di carcere, la 38enne tarantina che a maggio scorso aveva pugnalato il marito 41enne con un coltello da cucina dopo aver scoperto la relazione clandestina dell’uomo con un’altra donna. Il giudice Benedetto Ruberto, nella sentenza di ieri, ha inflitto all’imputata, difesa dagli avvocati Salvatore Maggio e Marino Galeandro, una pena lievemente più bassa dei 5 anni chiesti dal pubblico ministero Marco Colascilla Narducci anche per il suo atteggiamento nel corso del procedimento: la donna, infatti, poco dopo il suo arresto ha «ammesso il fatto di fronte alle forze dell’ordine, facilitando le indagini» e ha «fatto in modo che il marito ricevesse pronte cure e si salvasse».
Il 13 maggio scorso, infatti, il 41enne era stato soccorso dagli operatori sanitari del 118, chiamati a intervenire in un’abitazione del quartiere Tamburi. Dopo essere stato trasportato al Santissima Annunziata in gravi condizioni per due lesioni al torace e una alla spalla, i medici avevano allertato le forze dell’ordine che avevano poi ascoltato l’uomo per capire come si fosse procurato quelle ferite da taglio.
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