Ultimo giorno di assemblee all’ex Ilva di Taranto con i lavoratori diretti, dell’appalto e di Ilva in As in vista della giornata di mobilitazione di domani indetta da Fim, Fiom e Uilm con sciopero di 24 ore in tutti i siti del gruppo.
«Riteniamo inaccettabile - è detto nel volantino dei sindacati - il silenzio del governo che, a fronte delle richieste sindacali volte a trovare una soluzione definitiva che garantisca un futuro alle migliaia di lavoratori stremati dall’incertezza legata alla vertenza dell’ex llva, ad oggi, non riapre il confronto presso Palazzo Chigi con le organizzazioni sindacali per le auspicate soluzioni utili ad una giusta transizione per una vertenza che attanaglia i lavoratori dal sequestro preventivo del 26 luglio 2012».
Per le sigle metalmeccaniche «il bando di vendita ha evidenziato preoccupazioni: senza un forte intervento pubblico si rischia una perdita di migliaia di lavoratori e nessuna certezza sul processo di decarbonizzazione».
Fim, Fiom e Uilm osservano ancora che «la cassa integrazione non può essere usata come la soluzione ai problemi finanziari. Scioperiamo per pretendere un vero e proprio riscatto basato su un percorso chiaro, stabile e condiviso di tutela dell’occupazione, dell’ambiente, della qualità del lavoro e della dignità di ogni lavoratore insieme alle proprie famiglie. E' giunto il momento di scelte chiare: Il governo deve assumere la guida della ex Ilva attraverso un forte intervento pubblico che guidi il processo di transizione ecologica ad oggi basato su pura retorica».
A Taranto, pur con l’incognita del maltempo previsto per domani, la mobilitazione sarà così articolata: alle ore 6 presidio delle portinerie di Acciaierie d’Italia e delle ditte dell’Appalto, alle ore 7.30 concentramento davanti alla portineria Direzione dello stabilimento, alle ore 8 inizio del corteo verso Palazzo di Città a Taranto dove si terrà un presidio.