Solare, dolcissima, colta e sempre ben predisposta all’ascolto, orgogliosa di mettersi a servizio della sua Melendugno e di risolvere i problemi. Sono le parole che accompagnano la scomparsa, a soli 54 anni, di Sonia Petrachi, imprenditrice edile e assessore alla cultura del Comune di Melendugno, stimata e amata da tutti.
«La mia amministrazione e la mia comunità perdono una persona straordinariamente altruista e una politica sensibile, infaticabile, attenta, con un altissimo senso delle Istituzioni, e sempre al servizio del bene comune - commenta il sindaco, Maurizio Cisternino - Perdo un’assessora estremamente valida, collaborativa e leale dotata di una grande disponibilità all’approfondimento e al pensiero critico ma sempre al fine di costruire e mai di distruggere»
L'assessora lottava con un male che in breve tempo l’ha debilitata fino a portarla alla morte. Orfana di madre, lascia il papà Antonio e i fratelli Danilo e Angelo. Eletta nel giugno 2022 con la giunta, guidata dal sindaco Maurizio Cisternino, Sonia Petrachi ha ricevuto la delega alla cultura, delega grazie alla quale ha realizzato a Melendugno, nell’ambito del BluFestival, grandi eventi di spessore con grandi scrittori di livello nazionale che hanno richiamato un pubblico colto e raffinato. Era orgogliosa anche di essere riuscita a ottenere un finanziamento da parte del Consorzio Interprovinciale Universitario per avviare una campagna di scavi sull’Abbazia di San Niceta, luogo al quale era molto legata. Le incredibili scoperte che hanno retrodatato la nascita di Melendugno, nei secoli, le hanno dato ragione.
Fedelissima al Pd, dove ha mosso i primi passi sin da giovanissima, faceva parte della Segreteria provinciale, dove era molto amata e stimata. Tantissime volte aveva pianto per la perdita del suo caro amico Damiano Margiotta e del consigliere regionale Donato Metallo: solo ad aprile l'assessora, già malata, aveva postato sui social una foto con Donato Metallo, scomparso alcuni mesi fa.