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Taranto, per lo Stadio del nuoto servono altri 4 milioni

 
Fabio Venere

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Fabio Venere

Taranto, per lo Stadio del nuoto servono altri 4 milioni

Aumentano i costi dei materiali: ieri il confronto con i progettisti

Mercoledì 12 Giugno 2024, 12:19

TARANTO - Giochi del Mediterraneo 2026, dopo lo “Iacovone”, aumentano anche i costi per lo Stadio del nuoto. Serviranno quattro milioni in più. Da quel che risulta alla Gazzetta, infatti, è questo l’esito del confronto avuto nella tarda mattinata di ieri tra il commissario per la realizzazione delle opere, Massimo Ferrarese e i tecnici dello studio “Mdu” di Prato. Che hanno illustrato il progetto di fattibilità tecnica ed economica (Ptfe) per le due piscine olimpioniche. E, in effetti, dalle prime indiscrezioni che filtrano i costi passerebbero da 37 a 41 milioni di euro. Il motivo principale anche in questo caso così come per lo stadio del rione Salinella, sarebbe riconducibile all’incremento dei prezzi dei materiali e, tra questi, soprattutto dell’acciaio.

A livello di procedure e di cronoprogramma, il progetto dello stadio del nuoto dovrà essere validato da una società privata (che a sua volta verrà selezionata da Invitalia). Queste tappe, sia per lo “Iacovone” che per le piscine, dovrebbero concludersi entro agosto in modo che, nel corso della prima settimana di settembre, possa essere avviata e conclusa la scelta delle imprese che realizzeranno i lavori. I tempi, infatti, almeno da questo punto di vista dovrebbero essere più stretti e questo in considerazione del fatto che Ferrarese non seguirà la strada del bando di gara tradizionale, ma quella della procedura negoziata. In sintesi, dopo aver fissato determinati requisiti, sarà lo stesso Ferrarese (o meglio le società specializzate Sport e Salute e Invitalia) a chiedere a un certo numero di imprese di presentare la propria offerta per aggiudicarsi gli interventi di riqualificazione.

Sin qui, il ragionamento da fare per quel che riguarda tempi e procedure. Per quel che concerne, invece, le risorse finanziarie e soprattutto la necessità di coprire i costi lievitati per stadio e piscine, bisognerà necessariamente attendere almeno la prossima settimana. E, in effetti, forse già lunedì ci sarà qualche novità in questo senso.

In particolare, il prossimo 17 giugno, il commissario straordinario Massimo Ferrarese porterà nella riunione del Comitato organizzatore il secondo masterplan delle strutture che serviranno per lo svolgimento dei Giochi e i relativi costi di realizzazione. Nel caso in cui fosse pronto (e Ferrarese sta già definendo la relazione istruttoria) e dovesse essere approvato, il documento sarà subito inviato al governo per l’emanazione del (secondo) decreto interministeriale attuativo. La speranza è che i tempi siano molto più brevi rispetto a quelli registrati in occasione del primo decreto a tripla firma Giorgetti (Economia), Fitto (Coesione territoriale) e Abodi (Sport).

Per la cronaca, nel secondo masterplan sono stati inseriti, rispetto al primo, i seguenti impianti sportivi: l’ex centro Magna Grecia (verranno realizzati otto campi da tennis) e le strutture di Francavilla Fontana (presenti nel primo masterplan e poi cancellati); il palazzetto dello sport e lo stadio di Sava; le coperture degli stadi Iacovone e di quello di via del Mare di Lecce, l’integrazione del PalaRicciardi (anche qui, ci sarà un aumento dei costi iniziali); gli impianti di skatepark, pista di pattinaggio e ulteriori quattro campi da tennis al rione Salinella nelle vicinanze dello stadio, le otto palestre scolastiche (7 a Taranto e 1 a Statte) per gli allenamenti e, infine, la palestra e l’impianto per l’equitazione a San Giorgio Ionico.

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