Giochi del Mediterraneo, sopralluogo dei tecnici della struttura commissariale al “De Bellis” di Castellaneta. Da quel che risulta alla Gazzetta, nei giorni scorsi, ci sarebbe una stata una prima verifica sulla possibilità che lo stadio castellanetano possa essere utilizzato per gli allenamenti delle nazionali di calcio impegnate nei Giochi. Se questa ipotesi dovesse essere confermata, l’impianto potrebbe anche essere preso in considerazione come alternativa allo “Iacovone”, nel caso in cui non dovesse essere possibile la coabitazione tra il calcio giocato e il cantiere per i lavori di ristrutturazione. Certo, come è ormai noto, il Taranto Fc ha già indicato lo stadio di Castel di Sangro, in Abruzzo, come “Piano B” da attuare nel caso in cui l’impianto del quartiere Salinella fosse off limits. Eppure, se nei prossimi mesi il “De Bellis” fosse davvero disponibile, i rossoblù potrebbero anche evitare di andare sino in Abruzzo. In realtà, per essere omologabile per il campionato di serie C, lo stadio di Castellaneta avrebbe comunque bisogno di alcuni interventi. Tra questi, sarebbe ad esempio assolutamente necessario aumentare la capienza dell’impianto di almeno ulteriori 1500–2mila posti. E per farlo, si potrebbe anche installare una struttura che si monta e si smonta poi al termine dei Giochi del Mediterraneo. Se tutto questo fosse possibile, saltata l’opzione Massafra, il Taranto Fc potrebbe avere così (a meno di 30 chilometri) un’alternativa allo “Iacovone” senza andare in Abruzzo. Al momento, sia chiaro, è solo una possibilità che comunque non va scartata. Riepilogando, le partite di calcio della kermesse del 2026 verranno disputate a Taranto, Lecce, Brindisi e Francavilla Fontana, gli allenamenti invece si terranno al “Renzino Paradiso” di Talsano e forse proprio a Martina Franca e a Castellaneta.
Per quel che riguarda, inoltre, il progetto di riqualificazione dello stadio di Taranto, i tecnici della società “Sport e Salute” consegneranno gli elaborati entro la prima decade di giugno. Ma, in attesa di definire tutto, una parte del progetto è stata già predisposta per essere poi inviata alla Conferenza dei servizi che si riunirà nei prossimi giorni. In questo modo, evidentemente, si riducono i tempi e gli enti pubblici interessati possono così esprimere il proprio parere sul progetto, in modo da approvarlo entro fine mese.
Fattore tempo a parte, al momento, il progetto di fattibilità tecnica ed economica, in fase di definizione, continua a prevedere quanto già dichiarato due mesi e mezzo fa, a Taranto, da Diego Nepi Molineris (amministratore delegato di Sport e Salute). Che, pubblicamente, assicurò che il cantiere avrebbe potuto coesistere con le partite del Taranto Fc. Successivamente, però, il commissario Ferrarese definì quella prospettiva «ardua» in considerazione del poco tempo ormai rimasto a disposizione. Alla fine, in attesa che il progetto di radicale ristrutturazione dello “Iacovone” venga completato (importo stimato in 50 milioni di euro), si può già affermare che il commissario Ferrarese probabilmente prenderà atto della volontà dei progettisti, ma poi si confronterà con Prefettura e Questura per verificare se la coabitazione tra il cantiere dei lavori e le gare casalinghe del Taranto possa poi causare o meno problemi di sicurezza per gli spettatori.