Domenica 07 Settembre 2025 | 02:52

Ambiente svenduto, sospesi i risarcimenti. A rischio quelli già ottenuti dal Codacons

 
Francesco Casula

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Francesco Casula

Taranto, l'ex Ilva allo Stato? Per gli ambientalisti non è la soluzione

Rischiano di dover restituire l’assegno di 5mila euro le 155 famiglie del quartiere Tamburi che il 16 maggio hanno ottenuto dal Codacons la provvisionale del risarcimento del danno causato dalle emissioni dell’ex Ilva durante la gestione Riva

Venerdì 17 Maggio 2024, 12:17

TARANTO - Rischiano di dover restituire l’assegno di 5mila euro le 155 famiglie del quartiere Tamburi che il 16 maggio hanno ottenuto dal Codacons la provvisionale del risarcimento del danno causato dalle emissioni dell’ex Ilva durante la gestione Riva ora al centro del processo d’appello Ambiente Svenduto. È una delle conseguenze dell’ordinanza emessa poco fa dal presidente della Corte, Antonio Del Coco, con la quale ha sospeso l’esecutività delle provvisionali nei confronti di tutte le parti civili costituite nel maxi processo sul disastro ambientale di Taranto per gli imputati che ne hanno fatto richiesta.

Nel suo provvedimento, il presidente Del Coco, ha evidenziato le «numerose criticità» contenute nella sentenza di primo grado emessa il 31 maggio 2021 nella parte relativa alla quantificazione delle provvisionali (sostanzialmente degli anticipi in attesa che arrivi l’eventuale sentenza definitiva di condanna).

Il presidente Del Coco ha infatti chiarito che si tratta di 1500 parti civili e quindi per gli imputati è innanzitutto economicamente gravoso pagare un così elevato numero di soggetti, ma se gli imputati venissero assolti sarebbe quasi impossibile riuscire a ottenere la restituzione di quei soldi. Nel caso del Codacons, ora, è necessario comprendere chi siano gli imputati che hanno pagato quegli anticipi sui risarcimenti per comprendere se le somme dovranno essere restituite o meno.

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