TARANTO - «Lunedì abbiamo diverse riunioni convocate a Palazzo Chigi» con i sindacati a partire da «quella in merito allo sviluppo del risanamento e rilancio degli stabilimenti dell’ex Ilva e in quella sede presenteremo il piano industriale e finanziario per il rilancio dello stabilimento». Lo ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso in un punto stampa a margine della conferenza programmatica di Fdi a Pescara. «Io sono convinto - aggiunge - che noi saremo in condizioni già quest’anno di delineare un piano di rilancio della siderurgia italiana che è a base dell’industria manifatturiera del nostro Paese».
«L'Ilva produrrà 6 milioni di tonnellate d’acciaio entro il 2025». Lo ha detto il ministro del Made in Italy Adolfo Urso durante la Conferenza Programmatica di Fdi da Pescara annunciando che lunedì sarà presentato ai sindacati il piano industriale dell’Ilva. «Per l’Ilva - ha detto ancora - chiederemo a Bruxelles l’ok per un prestito ponte»
Intanto monta la protesta a Taranto: i politici declinano l’invito e gli organizzatori del concertone del 1 maggio Libero e Pensante di Taranto decidono di annullare uno degli eventi collaterali, il dibattito pubblico dal titolo «Quale lavoro per quale domani - La possibilità di sconfiggere il conflitto tra salute e lavoro in piena crisi climatica» che era stato programmato per la mattina di lunedì 29 aprile.
All’incontro erano stati invitati i ministri Raffaele Fitto, Adolfo Urso e Giancarlo Giorgetti; la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein; il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte; il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni; il portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli e i sindacati nazionali confederali e di categoria, oltre ad Usb e Lmo (Lavoratori metalmeccanici organizzati).
Ad oggi, spiegano dal Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, «M5s, Pd e Usb hanno risposto comunicandoci la loro impossibilità a partecipare al dibattito a causa di inderogabili impegni parlamentari e istituzionali, mentre il sindacato di base Lmo non ha esitato a confermare la propria presenza. Un noto proverbio dice che 'domandare è lecito, rispondere è cortesia', pertanto ringraziamo chi ci ha risposto ma, per ragioni ovvie, ci vediamo costretti ad annullare il dibattito in programma».
«Costoro - aggiungono gli organizzatori del concertone - si sottraggono al confronto. Avremmo voluto affrontare il tema del lavoro con chi sta al governo; con i partiti di opposizione e i sindacati, mettendo a confronto i casi ex Ilva di Taranto, Gkn e Bagnoli. Evidentemente, la vertenza Taranto non è fra le priorità della politica e dei sindacati, che continuano a parlare senza ascoltare le proposte che provengono dalla città, perseverando imperterriti - concludono - nel marcare il solco che li separa da chi ha dato loro mandato».