Sabato 06 Settembre 2025 | 17:35

Abusi e ricatti su una 13enne: condannati due ex fidanzati nel Tarantino

 
Francesco Casula

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Francesco Casula

Abusi e ricatti su una 13enne: condannati due ex fidanzati nel Tarantino

Rinviato a giudizio un uomo che con la scusa di accompagnare la coppietta in zone isolate assisteva agli atti non consensuali

Mercoledì 24 Aprile 2024, 12:13

TARANTO - Violenza sessuale e revenge porn, condannati due ex fidanzati di una 13enne e rinviato a giudizio un 52enne. È l’esito dell’udienza preliminare nei confronti di tre imputati coinvolti in una storia avvenuta nella provincia di Taranto. Vittima una adolescente costretta a rubare denaro alla madre per evitare che le sue foto finissero in rete e soprattutto a subire atti sessuali nell'auto di un adulto che restava a guardare. Una vicenda che grazie al coraggio di una madre è finita sui tavoli della magistratura e ieri alla sentenza di primo grado per i due che hanno scelto il rito abbreviato. È stato il pubblico ministero Marzia Castiglia a chiedere il processo per due ex fidanzati della 13enne, difesi dagli avvocati Biagio Lazzaro e Nicola Sarcinella, il primo di 20 anni ha rimediato una condanna a 3 anni e 4 mesi mentre il secondo di 19 è stato condannato a 3 anni di reclusione.

Sarà invece un processo a valutare le accuse nei confronti del 52enne che si offriva di accompagnare la ragazza e il suo fidanzato 19enne in zone isolate per poi osservarli durante quei rapporti non consensuali. Ancora più gravi le imputazioni nei confronti del 20enne era accusato di violenza sessuale su minore, estorsione, minaccia e revenge porn. A quest’ultimo infatti il pubblico ministero Castiglia ha contestato di aver afferrato la ragazzina e dopo averla denudata e bloccato i polsi e le braccia l'avrebbe violentata una prima volta e poi avrebbe tentato nuovamente di abusare di lei, ma senza riuscirci perché la 13enne, cogliendo la distrazione del suo aguzzino, era riuscita a liberarsi le mani tanto da difendersi e respingerlo. Ma non solo. Il 20enne avrebbe anche diffuso una foto della ragazzina attraverso i social network e ancora l'avrebbe minacciata di raccontare alla madre di essere una poco di buono se non le avesse consegnato denaro: stando alla denuncia presentata ai poliziotti, la ragazzina avrebbe sottratto dal portafogli della madre somme che oscillavano tra i 100 e 150 euro poi finite nelle mani del 20enne. Come detto è stata la madre a sporgere denuncia ai poliziotti del Commissariato di Grottaglie: un problema di salute della ragazzina le aveva insinuato una serie di sospetti che pian piano hanno trovato riscontro nei racconti della figlia. Episodi che sono pian piano venuti a galla anche per la paura e la vergogna che la 13enne aveva di svelare quei fatti. La donna a quel punto si è rivolta agli agenti della Polizia di Stato e poi all'avvocato Daniele Galoppa. Nella sentenza, il giudice gianna Martino ha inoltre condannato i due a risarcire la vittima: in attesa del processo civile dovranno versare alla famiglia una provvisionale immediatamente esecutiva di 10mila euro.

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