Lunedì 08 Settembre 2025 | 03:39

«La vita di Lollo tra le polveri: un'agonia durata 5 anni»: a Taranto in aula parla la madre

 
Francesco Casula

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Francesco Casula

Morte di Lollo, il pm presenta il conto al dirigente ex Ilva

Così Roberta Schinaia ha descritto il calvario vissuto dal figlioletto Lorenzo Zaratta, il bimbo di soli 5 anni, ucciso il 30 luglio 2014 da un «astrocitoma» e divenuto simbolo della lotta all’inquinamento

Mercoledì 24 Aprile 2024, 08:59

09:44

TARANTO - Un'agonia durata cinque anni. Così Roberta Schinaia ha descritto il calvario vissuto dal figlioletto Lorenzo Zaratta, il bimbo di soli 5 anni, ucciso il 30 luglio 2014 da un «astrocitoma» e divenuto simbolo della lotta all’inquinamento a Taranto. Nell'aula Alessandrini del tribunale di Taranto ieri mattina la donna ha ripercorso le sofferenze patite da Lorenzo nei diversi ospedali di Italia per cercare salvargli la vita. Dopo la tragedia, su alcuni campioni del suo corpo furono effettuate le analisi che secondo i consulenti della famiglia accertarono la presenza di materiale siderurgico: in particolare nel cervello del piccolo Lorenzo furono ritrovate tracce di ferro, acciaio, zinco e persino silicio e alluminio.

Particelle che, secondo l'accusa, provenivano dall'ex Ilva e sarebbero arrivate al feto nei primi tre mesi di gravidanza quando Roberta lavorava al quartiere Tamburi e combatteva quotidianamente con le polveri della fabbrica. «Ogni giorno io e le mie colleghe arrivavamo in ufficio – ha raccontato rispondendo alle domande del pm Remo Epifani – e dovevamo ripulire i documenti e le scrivanie dalle polveri che si erano depositate nel corso della notte. Era diventata quasi la normalità». Ma i residui delle emissioni della fabbrica, ha spiegato Schinaia, non erano confinati all'ufficio: «Quando la sera tornavo a casa e facevo la doccia, la schiuma era rosa». Una macabra routine durata fino a gennaio 2014 quando la donna ha deciso di smettere di lavorare. Proprio su questo si concentrate le domande dei difensori, gli avvocati Gaetano Melucci e Lello Lisco: comprendere esattamente quanto tempo durante la gravidanza la donna ha trascorso nel rione all'ombra delle ciminiere. Domande che hanno provocato uno scontro in aula con l'avvocato Leonardo La Porta, legale insieme ai colleghi Antonio Dell'Atti e Ladislao Massarri, della famiglia...

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