TARANTO - La crisi politica al Comune di Taranto, passa sempre di più da Bari. Da quel che risulta alla Gazzetta, infatti, nelle prossime ore, nei prossimi giorni, ci sarà un confronto tra il presidente del Consiglio comunale, Piero Bitetti, e i massimi dirigenti del movimento “Con”. E, secondo alcune fondate indiscrezioni, al vertice potrebbe partecipare anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che di “Con” è una sorta di padre nobile o, se si preferisce, un azionista di maggioranza. Non si sa ancora quando esattamente potrebbe tenersi la riunione che, in linea teorica, dovrebbe essere allargata anche a Stefania Fornaro che del movimento emilianista è capogruppo in Consiglio comunale. E se su Fornaro c’è qualche incertezza, invece, Bitetti (se contattato) dovrebbe partecipare al confronto in terra barese. In quella sede, gli verrà probabilmente chiesto di fare chiarezza rispetto al suo ruolo e alle sue intenzioni di voto nel giorno in cui il Consiglio si esprimerà sulla mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Rinaldo Melucci.
Che, partendo dalle 13 firme raccolte tra le opposizioni (civici, centrodestra ed ex alleati di centrosinistra) e a 4 lunghezze dal raggiungimento dell’obiettivo ovvero dalla caduta del primo cittadino e del conseguente scioglimento anticipato del Consiglio comunale. Al momento, in realtà, l’area anti sindaco è ferma a quota 15 (ai 13 firmatari della mozione si possono aggiungere Odone del M5s e Contrario di “Una strada diversa”) e per questo Bitetti (ma non solo lui evidentemente) rappresenta l’ago della bilancia. È un pendolo che oscilla da una parte all’altra e potrà essere decisivo in base al punto in cui fermerà il suo lento movimento. Cosa farà? Difficile dirlo, ma se, il 19 dicembre scorso, in occasione del voto sul bilancio di previsione, il presidente del Consiglio aveva scelto l’astensione in questo caso è davvero difficile che possa agire allo stesso modo. Dovrà, salvo sorprese, necessariamente schierarsi.
A proposito di Bitetti, questa mattina, presiederà la Conferenza dei capigruppo convocata per decidere la data di svolgimento del Consiglio comunale che dovrà pronunciarsi (approvandola o respingendola) sulla mozione di sfiducia al primo cittadino. Il sindaco, intanto, ha completato le nomine delle aziende partecipate.
Ieri mattina, a Palazzo di Città, dopo Amat e Amiu, infatti, è stata la volta di Kyma servizi (l’ex Infrataras) ovvero dell’azienda che si occupa di servizi tecnici specialistici e di manutenzione a supporto dell’attività di gestione del patrimonio immobiliare comunale. Alla presenza del primo cittadino e dell’assessore alle Società partecipate, Michele Mazzariello, l’assemblea dei soci ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione.
Ad esser designato presidente è stato il commercialista Paolo Battista, mentre gli altri due componenti sono l’ex consigliere comunale Pd, Emanuele Di Todaro (che rivestirà la carica di vicepresidente) e l’avvocato Maria Josè Palmieri. La presidenza della società, così come già ipotizzato sull’edizione di ieri, dovrebbe essere stata assegnata in quota al gruppo consiliare di Italia viva.
«Nel formulare le mie congratulazioni e nel rivolgere un ringraziamento ai consiglieri uscenti, desidero augurare buon lavoro ai nuovi componenti dell’organo amministrativo – dichiara in una nota stampa Melucci - certo che, con il bagaglio di esperienze e competenze posseduto, arricchiranno il processo decisionale e garantiranno la massima efficienza nell’erogazione dei servizi alla nostra comunità».
