STATTE - È stato riaperto oggi il cantiere ex Cemerad di Statte, in provincia di Taranto, per proseguire e completare l’allontanamento dei 3.021 fusti ancora presenti nel deposito e la bonifica dell’area finalizzata al rilascio del sito privo da vincoli radiologici. L’attività era stata sospesa dal 31 ottobre 2020 per la mancanza di ulteriori fondi, necessari al completamento. A seguito del finanziamento per il completamento dei lavori e della risoluzione di alcune problematiche di carattere tecnico, amministrativo e gestionale, il commissario straordinario Vera Corbelli ha disposto la ripresa delle attività. Secondo il nuovo crono-programma le attività di allontanamento dei rifiuti ancora presenti saranno concluse a settembre 2024 e la bonifica dell’area avverrà entro gennaio 2025.
All’atto della nomina di Corbelli a commissario straordinario per l’attuazione dell’intervento di messa in sicurezza e gestione dei rifiuti pericolosi e radioattivi siti nel deposito ex Cemerad, nel territorio del Comune di Statte (novembre 2015), l'area ex Cemerad (di estensione pari a circa 3.900 mq) era sottoposta a sequestro giudiziario e risultava abbandonata da oltre 15 anni. Il deposito, nel quale erano stoccati 16.693 fusti complessivi, dei quali 5.398 radioattivi (inizialmente erano stimati 16.500 fusti totali presenti di cui solo 3.500 fusti radioattivi), costituiva una delle maggiori criticità ambientali-sanitarie dell’area tarantina.
Allo stato sono stati allontanati 13.672 fusti, di cui 2.532 contenenti materiale radioattivo (compresi i fusti contenti sorgenti e filtri contaminati dall’evento Chernobyl), inviati al sito Casaccia della Nucleco per la loro caratterizzazione e trattamento (di cui 549 trasferiti a società estera per l'incenerimento) e 11.140 fusti potenzialmente decaduti contenenti rifiuti pericolosi di origine medicale, inviati presso gli operatori autorizzati del Consorzio Rete Servizi Integrati.