TARANTO - Il restyling dello stadio, sancito dall’intesa tra il commissario Ferrarese e il sindaco Melucci, dovrà essere concluso tra febbraio e marzo del 2026. È questo il traguardo che i tecnici dell’Amministrazione comunale e della struttura commissariale si sono dati per non fallire l’obiettivo dei Giochi del Mediterraneo in programma a Taranto (e in altri 21 comuni) tra 2 anni e 8 mesi.
Già, l’intesa. L’accordo tra il primo cittadino e il commissario governativo si regge su quella che potrebbe essere definita una soluzione ibrida o una sorta di compromesso tecnico tra l’opzione del sindaco (demolizione totale) e quella del rappresentante del Governo (ristrutturazione radicale). Si arriverà, infatti, ad una demolizione dell’anello inferiore dei quattro settori e ad un profondo restyling di tutto il resto. Gli anelli inferiori, però, non verranno abbattuti ma ristrutturati. E qui, la domanda sorge spontanea. Come sarà mai possibile demolire solo il primo livello dello «Iacovone» lasciando inalterato il secondo? Presto detto. Le due parti dello stadio sono autonome e indipendenti. In particolare, l’anello inferiore non si regge (così come avviene per quello superiore) su dei pali di fondazione ma è sistemato sui cosiddetti setti (in cemento armato). Per essere ancora più chiari, senza causare alcuna difficoltà tecnica o statica, si può tranquillamente demolire l’anello inferiore e consentire teoricamente agli spettatori di vedere la partita stando comodamente seduti sui gradoni dell’anello superiore.
Chiarito questo primo punto, come sarà il /nuovo) «Iacovone»? Da quel che risulta alla Gazzetta, verrà eliminato l’attuale fossato che divide gli spalti dal terreno di gioco e, di conseguenza, si ridurrà sensibilmente lo spazio che dividerà gli spettatori dal rettangolo verde. In particolare, dala curva alla linea di fondo campo non ci dovrebbero essere più di 10 metri. Già, gli spettatori. Termine che richiama e rimanda direttamente alla capienza futura dell’impianto del quartiere Salinella. Che dovrebbe superare quota 23mila posti a sedere e che dovrebbe contare anche sui seggiolini da sistemare in tutti i settori dello stadio.
Inoltre, lo «Iacovone» che verrà sarà totalmente coperto e verranno anche eliminate le quattro torri faro che attualmente illuminano il terreno di gioco durante le partite in notturna. Il progetto, che verrà successivamente definito, prevede anche la completa sostituzione delle barriere metalliche che attualmente avvolgono lo stadio oltre al totale ifacimento di tutti gli impianti (elettrico, idrico, fognante, videosorveglianza), degli spogliatoi delle squadre di calcio e della sala stampa. È previsto anche la definizione di punti - ristoro in tutti i settori e in tribuna, invece, la realizzazione di un ristorante e anche la definizione di spazi da assegnare per l’apertura di un Museo del Taranto Football club.
Infine, non è da escludere (e l’ipotesi è in corso di valutazione da parte dei tecnici) che per stringere i tempi inizino già nei prossimi mesi alcuni interventi preliminari all’apertura del cantiere (ad esempio, la demolizione dell’anello inferiore della gradinata). Ma questo, ammesso che l’ipotesi si realizzi davvero, non influirebbe sul campionato in corso della squadra di calcio rossoblù. Infine, espropriando il terreno che si trova di fronte, verrà ampliata la strada che conduce verso la tribuna.