LATERZA - «Rivedere i piani tariffari e rimodulare il costo degli abbonamenti per gli autobus di linea, applicando un aumento non superiore al 10-15%». È quanto chiedono a Sita Srl e Ctp, contro gli «aumenti insostenibili e ingiustificati» riscontrati «soprattutto nella zona della Murgia Tarantina», l’Asso-Consum Puglia - associazione per la difesa dei consumatori rappresentata da Francesco Decanio (vicepresidente nazionale), e per la provincia da Rocco Suma -, i sindaci Giambattista Di Pippa (Castellaneta), Vito Parisi (Ginosa) e Franco Frigiola (Laterza), e i responsabili scolastici Maria Giove (Istituto Flacco), Vita Surico (Perrone) e Luciana Lovecchio (Gb Vico). Il tutto, in prossimità della riapertura delle scuole e, quindi, del ritorno dell’intenso pendolarismo scolastico intercomunale.
Nota congiunta. «Sita e Ctp - vi si legge - hanno aumentato il costo degli abbonamenti mensili ben oltre la percentuale di adeguamento fissata con delibera regionale dello scorso giugno (intorno all’8 %), arrivando a raddoppiare l’importo di alcune tratte». Alcuni esempi: si passa «da 32,40 a 46,80 euro (Ctp e Sita) per la tratta fra Laterza e Castellaneta e da 64,80 a 79,20 euro per quella da Ginosa a Palagiano, fino ad arrivare da 22,50 a 46,80 euro per la tratta da Ginosa a Laterza». «Costi insostenibili e aumenti ingiustificati - ribadiscono Asso-Consum, sindaci e dirigenti scolastici -, anche a tener conto dell’inflazione e dell’aumento del costo dei carburanti e di altre materie prime, anche valutando minimi aumenti chilometrici nelle diverse tratte».
La sottolineatura: «Impensabile scaricare tutte queste voci sul consumatore finale», su «migliaia di studenti e lavoratori che ogni giorno salgono sui mezzi pubblici e si recano alle proprie sedi di studio o lavoro, per poi tornare alle proprie residenze». Il promemoria: «Ci si dimentica che chi utilizza i mezzi pubblici è (quasi sempre) nella fascia di popolazione con i redditi più bassi o proprio senza redditi. Il rischio è che si frustri anche il Diritto allo Studio, disincentivando le famiglie a mandare i propri figli a scuola, con buona pace di tutti i programmi ministeriali che le scuole si sforzano di mettere in atto per evitare la dispersione scolastica».
Insomma, «il problema diventa sociale». Da qui l’invito a Sita, Ctp e «a tutti gli operatori del settore trasporti a rivedere i propri piani tariffari, rimodulando il costo degli abbonamenti e applicando una percentuale di aumento non superiore al 10-15%», e alla Regione a «esercitare il potere-dovere di controllo», affinché sia «tutelato il diritto dei consumatori a un servizio efficace ed economico, senza speculazioni di alcun genere». Questa mattina, intanto, il sindaco di Laterza Frigiola incontra a Bari l’assessora regionale ai Trasporti, Anna Maurodinoia: «Il costo degli abbonamenti - dice - rientri nei canoni della normalità».