TARANTO - Nel giorno dell’inaugurazione del Museo dell’Archeoplastica di Campomarino di Maruggio il ministro per le politiche del mare e per la Protezione civile Nello Musumeci annuncia alla Gazzetta che nei prossimi mesi sarà a Taranto per verificare lo stato dell’arte delle infrastrutture portuali. Questo a pochi giorni dal varo di un importante atto legislativo, il varo del Piano del mare del 31 luglio scorso, che ha interessato dieci dicasteri in tutto per la sua realizzazione e la cui cabina di regia era guidata proprio dal siciliano Musumeci.
Ministro Musumeci, quali sono le conseguenze per il porto di Taranto alla luce di questa novità?
«È uno strumento di programmazione che definisce la strategia lungo la quale si muoverà il governo nei prossimi anni per migliorare l’economia del mare nella sua complessità e la portualità è uno dei capitoli più interessanti. Abbiamo rilevato dall’undicesimo rapporto sull’Economia del mare che le regioni meridionali nel 2022 sono state quelle che hanno avuto una maggiore performance della produzione del valore aggiunto, segno che c’è tanta potenzialità ma anche tanta criticità. Io sono convinto che Taranto e le regioni del Sud potranno fare del mare il motore di crescita della loro economia così da poter essere uno strumento efficace per ridurre il disequilibrio con le regioni del Nord»...
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