TARANTO - «Ho ricevuto la nomina il 6 giugno e insieme alla struttura commissariale che ho creato ci siamo messi subito al lavoro per cercare di accelerare i tempi, ma servono i progetti e soprattutto i pareri per andare in gara. L'ho chiesto al Comitato organizzatore, l’ho chiesto ai Comuni, lo chiedo soprattutto al Comune di Taranto che è l’attore principale in questi Giochi». Lo ha detto Massimo Ferrarese, commissario straordinario per la realizzazione degli interventi necessari allo svolgimento dei XX Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026 incontrando i giornalisti per fare il punto della situazione. «Noi - ha aggiunto - dobbiamo recuperare il tempo perso, voglio accelerare, voglio andare al massimo. Quindi siamo qui per questo. Per farlo però c'è bisogno in questo momento di un pit-stop. Dobbiamo fermarci un attimo e ripartire più forte di prima auspicando la collaborazione da parte di tutti».
Nei giorni scorsi sono emerse polemiche e incomprensioni con il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, presidente del Comitato organizzatore, a proposito della consegna dei progetti e delle risorse a disposizione. «Non faccio - ha puntualizzato Ferrarese - un discorso politico, la politica l’ho lasciata alle spalle ormai da tempo, faccio un discorso istituzionale. I Giochi a Taranto e nel resto dei territori si faranno. Da parte mia mai tensioni con nessuno, la mia vita lo dimostra».
Secondo Ferrarese «solo con la collaborazione si risolvono i problemi, quindi una grande apertura a tutti i sindaci, soprattutto a quello di Taranto. Sicuramente i 150 milioni che sono già stati messi a disposizione del commissario, ed è questa la notizia, non basteranno. Serviranno altre decine di milioni per realizzare i Giochi e stiamo lavorando per questo. Sono convinto che il governo lavorerà in tal senso». Quanto alla decisione del Coni di sfilarsi dal Comitato organizzatore, Ferrarese ha detto che «il presidente Malagò ha voluto fare un cambio di passo ed è sicuramente quello che chiedo anche io».
«Con una nota del 12 aprile 2023, il direttore generale del Comitato organizzatore dei Giochi ha chiesto a tutti i sindaci dei comuni interessati i progetti definitivi ed esecutivi da consegnare entro il 10 maggio 2023. Chi non li avesse presentati avrebbe rischiato di rimanere fuori dal masterplan. Ho chiesto un report ai comuni e ci sono già sette-otto progetti esecutivi pronti anche in provincia ma nessuno appaltabile che riguardi Taranto». Così Massimo Ferrarese, commissario straordinario per la realizzazione degli interventi necessari allo svolgimento dei XX Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026 in una conferenza stampa nella sede della Camera di Commercio ionica, che ospita la struttura commissariale dei Giochi.
«Per quelli di Taranto - ha spiegato - ho ricevuto solo quattro DIP (documento di indirizzo programmatico) relativi a campo scuola, Palamazzola, campo di Talsano, giardini Peripato e quattro PFTE (progetto di fattibilità tecnico-economica) relativi al PalaRicciardi, stadio del nuoto, zona Torpediniere e palestra di Paolo VI. Venti dei 150 milioni che il Governo ha stanziato per l’impiantistica sono sono già disponibili ma non si possono concedere fondi senza i progetti». Quanto allo stadio Erasmo Iacovone, il principale impianto dei Giochi, il Commissario ha riferito di aver ricevuto «solo la scorsa notte il project financing dello Iacovone, anche se ero già a conoscenza di questo progetto, nonostante nel masterplan si parli di chiaramente riqualificazione e adeguamento dell’impianto. Ho già parlato con 15 tecnici e tutti hanno ribadito che il progetto dello stadio ex novo è irrealizzabile nei tempi a disposizione. Io ho il dovere di far funzionare l'opera entro febbraio 2026, ecco perché immagino un restyling di alto livello per lo Iacovone, con copertura totale e 25mila posti utilizzabili contro i 16mila previsti dall’altro progetto». Infine, Ferrarese ha annunciato di aver stretto accordi con Eutalia per i servizi e Sport e Salute quale centrale di committenza del ministero dello Sport.