TARANTO - «Brt», uffici tecnici al lavoro. Da quel che risulta alla Gazzetta, infatti, il Comune di Taranto sta per definire un bando di gara per individuare la società privata da cui acquistare gli autobus elettrici che verranno utilizzati lungo le due direttrici («blu» e «rossa») su cui si articola il tracciato. Si tratterebbe di un «avviso» pubblico piuttosto ingente dal punto di vista finanziario visto che potrebbe quotare tra i 60 e i 65 milioni di euro circa. Cifra che, per dirla in gergo, consentirebbe l’acquisto del cosiddetto parco rotabile ovvero, per dirla più semplicemente, degli autobus. Che potrebbero essere almeno 50 (se non addirittura 55) a cui, però, sene aggiungerebbero altri 20 da parcheggiare in deposito per utilizzarli all’occorenza. In realtà, da quel che si apprende in ambienti vicini al Municipio, l’Amministrazione comunale di Taranto dovrà decidere se prevedere nel capitolato l’acquisto di autobus lunghi 18 metri o se, invece, su mezzi di dimensioni più ridotte (12 metri). L’obiettivo è quello di indire la garta di appalto entro la fine del mese o, in subordine, entro la prima metà di luglio.
Parallelamente a questo bando, ancora tutto da definire, come è ormai noto, il Comune di Taranto ha avviato (da mesi ormai) la procedura per assegnare la realizzazione delle infrastrutture e delle reti oltre che del Deposito in via Acton della linea «blu» (la Tamburi - Talsano). Si tratta, in questo caso, di un appalto che supera gli 85 milioni di euro e per il quale l’Amministrazione comunale formerà una commissione giudicatrice composta da esperti tecnici esterni al Municipio per valutare le offerte pervenute.
Riepilogando, la linea Blu “Tamburi - Talsano”, collegherà il quartiere Tamburi a Talsano servendo nel suo percorso l’Isola, il quartiere del Borgo, l’ospedale «SS. Annunziata», la base della Marina Militare e la periferia sud della città. Il percorso individuato presenta due diramazioni, la prima interna al quartiere Tamburi e, la seconda, all’altezza dell’intersezione tra corso Italia e via Ancona per servire il quartiere di via Lago di Montepulciano Lo sviluppo complessivo in un’unica direzione (al netto delle tratte comuni alle due diramazioni di cui sopra) è di circa 38,5 chilometri.
La linea Rossa, invece, denominata “Paolo VI - Cimino” collegherà il quartiere Paolo VI alla pineta Cimino, toccando nel suo percorso: l’ospedale “San Giuseppe Moscati”; il Polo tecnologico; la Corte d’Appello; la Motorizzazione civile; la nuova stazione Nasisi; il quartiere Tamburi; Porta Napoli; la Città Vecchia; il Borgo, il quartiere Salinella e quello di Solito Corvisea fino al Terminal Cimino. Lo sviluppo complessivo inteso in un’unica direzione (considerando anche le tratte comuni alla linea Blu) è di circa 42 chilometri.
Intanto, rispetto al progetto iniziale, a Paolo VI, il collegamento con le Brt avverrà riutilizzando le complanari, parzialmente in disuso, della superstrada «172». È stato modificato anche il collegamento con la stazione ferroviaria , che avverrà alle spalle di piazzale della Libertà, nella zona del futuro nuovo terminal di interscambio “Croce”. La decisione è stata assunta in seguito allo scarso spazio di manovra che i bus delle Brt avrebbero all’interno della piazza antistante la stazione. Altra modifica, infine, è quella relativa al prolungamento delle linee verso l’ospedale San Cataldo.