TARANTO - «Nell’ospedale Moscati di Taranto, un detenuto 'psichiatrico' ha aggredito due poliziotti penitenziari e il personale sanitario dopo che nella giornata di ieri, lo stesso detenuto aveva distrutto la propria stanza detentiva».
A darne notizia è Stefano Caporizzi, segretario generale della Uil Pa Polizia Penitenziaria Puglia. «Una reiterazione insopportabile - aggiunge - nei confronti degli agenti sprovvisti di ogni dispositivo di sicurezza personale e senza un protocollo operativo che possa garantire (anche giuridicamente) la gestione degli eventi critici e in particolare dei soggetti psichiatrici, quest’ultima situazione aggravata dalla previsione di pochissime strutture (Rems, residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezze) assolutamente insufficienti».
Caporizzi parla di una «oramai inarrestabile deriva della sicurezza all’interno delle carceri, dove l’incolumità fisica dei poliziotti e la sicurezza degli Istituti, non ci sembra essere un problema importante nell’agenda di Governo nonostante gli annunci». Il sindacalista rivolge «ai colleghi aggrediti e al personale sanitario, a nostra vicinanza e un augurio di pronta guarigione». Solo «due giorni fa - conclude - abbiamo chiesto personalmente nella sede di Foggia al capo del Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria), Giovanni Russo, di prevedere un congruo aumento di personale nella regione Puglia che ha la peggiore previsione organica nonostante il più alto sovraffollamento (a Taranto 810 detenuti con meno di 250 agenti) e prevedere l’introduzione nell’ordinamento specifiche ipotesi di reato in caso di aggressioni, rivolta e di istigazioni alla rivolta».
7 GIORNI DI PROGNOSI PER I FERITI
Sono stati curati al pronto soccorso e dimessi con prognosi di 7 giorni i due agenti di polizia penitenziaria aggrediti questa mattina all’ospedale Moscati di Taranto da un detenuto con problemi psichiatrici. Lo riferisce Federico Pilagatti della segreteria nazionale del Sappe, spiegando che l’aggressore «nella giornata di giovedì scorso dopo aver distrutto e poi appiccato il fuoco (come accaduto in altre carceri in precedenza) alla stanza in cui è detenuto, è stato ricoverato all’ospedale di Taranto. Anche la permanenza presso il nosocomio non è stata tranquilla ed è durata poco poiché questa mattina ha distrutto la stanza in cui era ospitato, sradicando lavandini nel bagno, distruggendo poi il resto; tanto è vero che i sanitari dopo avergli praticato la terapia necessaria lo hanno dimesso».
In seguito il detenuto si è scagliato contro i due poliziotti, aggiunge Pilagatti, «che lo stavano per prendere in consegna per riportarlo in carcere: a uno gli ha dato un morso sul polso, mentre all’altro gli ha sferrato un forte calcio, scaraventandolo per terra». Il segretario del Sappe fa presente che il detenuto protagonista dell’aggressione «è diventato famoso per essere stato responsabile di parecchi eventi critici, compresa la distruzione delle stanze in cui ha soggiornato, nonché per l’incendio dei materassi. Avevamo anche chiesto all’amministrazione penitenziaria perchè invece di traferirlo in un luogo adatto per curarlo, lo mandava di carcere in carcere, libero di minacciare e aggredire».
Peraltro, qualche giorno fa, è stato disposto «il rinvio a giudizio - fa sapere Pilagatti - dei poliziotti del carcere di Bari per aver 'torturatò il detenuto in questione. Già in quella occasione avevamo chiesto se quest’ultimo avrebbe mai pagato per tutto quello che ha combinato nel suo tour penitenziario». Pilagatti annuncia la visita al carcere di Taranto del segretario generale del Sappe Donate Capece per il 29 maggio.