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«Palazzo degli Uffici» di Taranto, adesso c’è lo studio di fattibilità

 
Fabio Venere

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Fabio Venere

Palazzo degli Uffici

Il Palazzo degli Uffici di Taranto

Entro la primavera dovrebbe essere pronto il progetto definitivo di uno dei simboli del Borgo

Venerdì 06 Gennaio 2023, 13:01

TARANTO - La firma sul contratto ancora non c’è (manca poco, anzi pochissimo), ma il progetto per la riqualificazione di Palazzo degli Uffici compie un altro passo in avanti. Da quel che risulta alla Gazzetta, nei giorni scorsi, i progettisti che si sono aggiudicati il bando di gara hanno consegnato lo studio di fattibilità tecnica. È un primo passo a cui, probabilmente entro aprile, seguirà la consegna del progetto definitivo.

Ora, un passo indietro. Per la cronaca, lo scorso 26 agosto, gli uffici comunali avevano acceso il primo semaforo verde al pool di professionisti che si era aggiudicato la gara di appalto per eseguire tutti i livelli di progettazione (studio di fattibilità tecnico economica, definitivo ed esecutivo) propedeutici all’avvio degli interventi di riqualificazione dello storico immobile che domina il Borgo umbertino di Taranto.

L’appalto è stato assegnato ad un raggruppamento di professionisti, capeggiato dalla società Akkad di Bari, che dovranno garantire quelli che in gergo si chiamano servizi di architettura e ingegneria. L’importo contrattuale che verrà riconosciuto dal Comune di Taranto è pari a 870mila euro in seguito all’applicazione del cosiddetto ribasso d’asta, ovvero uno... sconto, di oltre il 58 per cento rispetto a quanto indicato nel bando municipale.

Come, forse, si ricorderà l’Amministrazione comunale di Taranto ha dovuto aggiudicare la gara al gruppo guidato dall’Akkad alla luce di una sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso dell’azienda barese nei confronto del provvedimento con cui il Municipio aveva assegnato l’appalto alla società «Trentino Progetti» di Trento. Che, al termine delle procedure in cui erano pervenute 19 proposte, era stata collocata al primo posto della graduatoria stilata dalla commissione giudicatrice. Ma l’Akkad si è rivolta alla magistratura amministrativa, vedendosi peraltro riconoscere le sue ragioni, sostenendo che alla «Trentino Progetti» mancassero dei requisiti per partecipare al bando così come era stato predisposto dagli uffici comunali. Questione di forma, ma nel diritto amministrativo la forma è sostanza. A questo punto, probabilmente, entro ottobre, verrà sottoscritto il contratto tra l’Amministrazione comunale e i progettisti che potranno iniziare le loro attività di studio.

Già, ma quanto tempo ci vorrà? Proprio per ridurre i tempi, il Comune aveva deciso di dividere le fasi della progettazione in due differenti livelli. Da un lato, uno relativo alla facciata di Palazzo degli uffici e alla relativa messa in sicurezza e, dall’altro, un progetto riguardante le aree interne dello storico immobile che per oltre 130 anni ha ospitato il liceo classico «Archita».

Per questa ragione, se non ci dovessero essere ulteriori intoppi e imprevisti, esiste la concreta speranza che entro l’estate del prossimo anno possa esserci almeno il bando di gara per la realizzazione degli interventi di riqualificazione dei prospetti ovvero della facciata di Palazzo degli Uffici.

Bisognerà, infine, valutare effettivamente quale sarà la superficie disponibile che verrà attribuita agli studenti, agli insegnanti e al personale di segreteri adel liceo classico «Archita». Dovrebbe, ma sono solo ipotesi, trattarsi di un piano.

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