TARANTO - Una decina di volti nuovi e poi molte conferme. È questa la fotografia che si può agevolmente scattare, osservando la nuova composizione del Consiglio comunale di Taranto emersa dopo le elezioni Amministrative di domenica scorsa che hanno riconsegnato la città a Rinaldo Melucci (centrosinistra). A proposito dei candidati sindaco, riepilogando a dati ormai definitivi (191 sezioni su 191), Melucci ha ottenuto il 60,63 per cento pari a 49mila 807 voti; il candidato sindaco del centrodestra Walter Musillo il 29,84 per cento pari in termini assoluti a 24mila 514 preferenze; il candidato sindaco civico Luigi Abbate («Taranto senza Ilva», la sua lista principale) sale sul terzo gradino del podio conquistando il 5,11 per cento pari a 4200 voti e, infine, l’altro candidato sindaco civico, Massimo Battista («Una città per cambiare», il suo movimento più suffragato) ha rimediato il 4,42 per cento che equivale a 3mila 629 preferenze.
Per quanto riguarda, invece, le coalizioni le undici liste che hanno composto il centrosinistra hanno raccolto 49mila 726 voti pari al 62,73 per cento; il centrodestra, invece, 23mila 986 pari al 30,26 per cento; la coalizione di Abbate si è fermata al 3,44 per cento pari a 2726 voti (il candidato sindaco era arrivato al 5,11 invece) e, infine, le tre liste a sostegno di Battista hanno raggiunto il 3,57 per cento pari a 2mila 830 voti. Ed è, del resto, proprio considerando i voti validi definitivi delle liste che si può applicare correttamente il metodo d’Hondt per attribuire i 32 seggi da assegnare ai consiglieri comunali di Taranto. In particolare, la maggioranza di centrosinistra ottiene 20 seggi a cui, ovviamente, di fatto, bisogna aggiungere il sindaco Melucci che vota in aula. Di questi, 7 sono attribuiti al Partito democratico con Vincenzo Di Gregorio (1932 voti); Lucio Lonoce (1632); Gianni Liviano (1248); Gianni Azzaro (1075); Francesca Viggiano (944); Patrizia Mignolo (682) e Valerio Papa (610). Primo dei non eletti: Michele De Martino (560); 2 seggi per Taranto Crea con Giuseppe Fiusco (680 voti) e Fabrizio Manzulli (669). Primo dei non eletti: Luca Contrario (546). E 2 seggi anche a «Con Taranto» assegnati a Piero Bitetti (1512) e Stefania Fornaro (686). Primo dei non eletti: Vittorio Mele (543). 2 seggi a «Taranto 2030» in favore di Adriano Tribbia (1308 preferenze) e di Angelica Lussoso (1177). Primo dei non eletti: Filippo Illiano 609). 2 seggi a «Più centrosinistra» con Elena Pittaccio (586) e Goffredo Lo Muzio (536). Prima dei non eletti: Maria Immacolata Riso (377). 1 seggio ciascuno per «Taranto Mediterranea» assegnato a Michele Patano (397). Primo dei non eletti: Guglielmo De Feis (298). 1 seggio al Movimento 5 Stelle con Mary Luppino (438). Primo dei non eletti: Giovanni Patronelli (398). 1 seggio a «Taranto Popolare» assegnato a Michele Mazzariello (520). Primo dei non eletti: Vito Luigi Agrusti (397). 1 seggio ad Europa Verde attribuito a Fabiano Marti (686). Primo dei non eletti: Antonio Lenti (364). 1 seggio ai Socialisti - Repubblicani ovvero Psi-Pri assegnato a Paolo Castronovi (534). Primo dei non eletti: Edmondo Ruggiero (315).
Al centrodestra, invece, verranno assegnati 9 seggi. Di questi, 4 a Patto popolare con Massimiliano Stellato (1572); Carmen Casula (904); Mimmo Festinante (601); Francesco Cosa (579). Primo dei non eletti: Francesco D’Errico (485). 2 seggi a Fratelli d’Italia con Giampaolo Vietri (1348); Tiziana Toscano (772). Primo dei non eletti: Aldo Renna (588). 1 seggio a Forza Italia assegnato a Massimiliano Di Cuia (1343). Primo dei non eletti: Salvatore Ranieri (430). 1 seggio a Patto per Taranto assegnato a Salvatore Brisci (688). Primo dei non eletti: Marco Nilo (519); 1 seggio a «Prima l’Italia» con Francesco Battista (618). Primo dei non eletti: Giovanni Ungaro (547). E, infine, sempre nel campo del centrodestra, assegnato (come si dice in gergo) in prededuzione il seggio al candidato sindaco Walter Musillo in quota, con il quoziente elettorale più basso, a «Noi con l’Italia».
Completano il quadro delle minoranze e, di fratto, dell’intero Consiglio comunale di Taranto i due candidati sindaco civici, Luigi Abbate e Massimo Battista.
Sin qui, cifre e nomi. Ora, le procedure e le tappe (e i tempi) da attendere. Nei prossimi giorni, probabilmente entro venerdì, l’ufficio elettorale centrale (allestito all’interno del comando della Polizia locale e presieduto da un giudice) procederà alla proclamazione del riconfermato sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. Che, in base alla legge, entrerà nel pieno esercizio delle proprie funzioni. In un periodo immediatamente successivo e quantificabile tra 10 e 20 giorni, il primo cittadino firmerà i decreti con cui nominerà gli assessori comunali che, anche loro, saranno (a nomina avvenuta) in carica già potendo esercitare le proprie prerogative amministrative. Bisognerà, invece, attendere molto di più (almeno 30-45 giorni) per assistere alla proclamazione dei nuovi 32 componenti della massima assise cittadina. Solo a quel punto, si potrà definire e organizzare la prima riunione del Consiglio comunale. Che, per la prima seduta, sarà presieduta dal consigliere più votato della lista più votata (in questo caso, toccherà ad Enzo Di Gregorio), ma poi saranno gli stessi consiglieri, a scrutinio segreto e a maggioranza qualificata, ad eleggere chi dovrà presiedere e coordinare i lavori dell’Assemblea per i prossimi cinque anni. Inoltre, verranno eletti due vicepresidenti e di questi uno sarà in rappresentanza delle opposizioni. Tra gli adempimenti da fare, naturalmente, c’è anche l’elezione dei presidenti delle commissioni consiliari ordinarie (Bilancio, Servizi, Urbanistica, Ambiente, Attività produttive, Affari generali) e di quella di Garanzia e controllo che spetta alla minoranza.