Taranto - Dei 34 positivi nel focolaio del carcere di Taranto solo uno è ricoverato nell’hub Covid del Moscati. Si sta procedendo agli esami di routine per curare la polmonite bilaterale in atto. Un altro è ai domiciliari per modifica di misura da parte del magistrato competente. I restanti 32 sono detenuti in alta sicurezza in isolamento sanitario.
Rimangono sotto osservazione 40 detenuti di cui 16 in isolamento precauzionale per contatto stretto e 14 in isolamento per contatto occasionale con detenuto positivo. «Pur lavorando in assenza di un dirigente sanitario dimissionario – ha commentato la direttrice Stefania Baldassarri – vorrei tranquillizzare le famiglie. Stiamo facendo il massimo perché il virus non circoli all’interno della struttura».
«Gli ospiti della casa circondariale in Largo Magli sono asintomatici. Il monitoraggio da parte di tutte le articolazioni aziendali è costante e continuo» dice invece il direttore generale dell’Asl, avvocato Stefano Rossi. Perché gli ospiti possano essere monitorati, ogni giorno un medico specialista in Malattie Infettive, li raggiunge per sincerarsi delle condizioni cliniche di ognuno e monitorare l’andamento della patologia. Tra i medici non mancano i direttori del dipartimento, del distretto e la dottoressa Tatiana Battista, inviata direttamente dal dipartimento di prevenzione. Al momento si è reso necessario un solo ricovero, ma qualora vi fossero più ospiti da tenere sotto stretto controllo medico, l’Asl si attiverebbe tempestivamente per tutelare il diritto alla salute all’interno del reparto in isolamento, se le condizioni di sorveglianza lo richiedessero. Il direttore Rossi insiste su un dato non marginale.
«La casa circondariale di Taranto – ha sottolineato – è quella con il più alto tasso di adesione alla campagna vaccinale. Sono stati 400 coloro i quali, volontariamente, hanno aderito alla vaccinazione sui 689 ospiti presenti all’interno della struttura. E dei 32 che compongono il cluster di nuovi positivi esploso nelle ultime ore, 22 hanno ricevuto la prima dose del vaccino e attendevano di ricevere la seconda». Ciò spiegherebbe l’assenza di sintomi nella maggior parte di loro. Il vaccino riduce infatti l’ospedalizzazione del 90%. Il medico infettivologo che si reca quotidianamente alla casa circondariale stila un rapporto dettagliato su ogni paziente positivo e, al momento, non vi sono dati allarmanti. La direttrice Stefania Baldassarre è in apprensione anche perché l’andamento del Covid-19 è tale che la situazione può modificarsi nel volgere di poche ore, ma per ora è tutto sotto controllo, grazie ad un lavoro attento e capillare. Se da una parte il cluster della casa circondariale nella fase iniziale è stato amplificato, per la preoccupazione dovuto alla particolare condizione degli ospiti, dall’altra, il bollettino epidemiologico diramato dalla Regione Puglia fa tirare un sospiro di sollievo per la Provincia di Taranto. Nella giornata di ieri nella nostra Provincia si sono registrati 10 nuovi casi e un decesso. Grazie alla campagna vaccinale che procede a ritmo serrato si registra un netto miglioramento dei dati, riflesso di un progressivo miglioramento dell’infezione.