Taranto - Partono oggi le vaccinazioni ai dipendenti nello stabilimento siderurgico di Taranto. Con due giorni di ritardo rispetto alle iniziali previsioni, può finalmente iniziare la campagna vaccinale in quanto sono state fornite le credenziali di accesso al portale Asl, necessarie alla registrazione della vaccinazione e al conseguente rilascio della certificazione. Secondo quanto riferito da Fim, Fiom, Uilm e Ugl Metalmeccanici, saranno interessati circa 1600 lavoratori ancora non vaccinati su una platea di circa 3800 addetti che avevano espresso la manifestazione di interesse ma che nel frattempo hanno già ricevuto almeno la prima dose di vaccino.
Quattro i Punti vaccinali predisposti, attraverso i quali, in 7 fasce orarie prestabilite dalle 8 alle 17, saranno somministrate circa 28 dosi giornaliere per ciascun Punto, per un totale di circa 200 dosi totali giornaliere somministrate. La somministrazione avverrà al di fuori dell’orario lavorativo e si partirà dalle fasce di età più giovane in quanto i più «anziani» potrebbero nel frattempo essere già avviati alla vaccinazione secondo il piano nazionale. Ad inoculazione avvenuta, Acciaierie d’Italia provvederà alla registrazione sul portale Asl e a rilasciare la certificazione della stessa.
Non può ancora partire invece la campagna vaccinale per i dipendenti dello stabilimento Leonardo di Grottaglie. Una situazione che ha innescato una polemica tra la Fiom Cgil e l’azienda. Durissimo il comunicato dei delegati Rsu ed Rls, che hanno criticato l’assenza di notizie e definito “scandaloso l’atteggiamento del più grande gruppo industriale italiano a partecipazione pubblica».
Fonti aziendali sostengono che «nel mese di marzo 2021, Leonardo, che ha da sempre posto in cima alle sue priorità la salute e la sicurezza delle sue persone, ha aderito alla campagna nazionale di vaccinazione aziendale comunicando la disponibilità e idoneità dei propri stabilimenti alle Aziende sanitarie locali di riferimento di ogni Regione in cui è presente una sede del Gruppo, inclusa la Regione Puglia». In «coerenza», aggiungono, «con il Protocollo Inail e il Decreto del Ministero della Salute di marzo la campagna potrà pertanto svolgersi sotto la regia delle Autorità Sanitarie Regionali, affinché siano tenute in considerazione le specificità del tessuto produttivo».