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Dall’ex comandante «Ultimo» lezione di legalità al liceo Vico di Laterza

 
Francesco Romano

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Francesco Romano

Dall’ex comandante «Ultimo» lezione di legalità al liceo Vico di Laterza

«Bisogna superare l’indifferenza e ricostruire lo Stato delle comunità»

Domenica 06 Giugno 2021, 11:03

TARANTO - «Superare l’indifferenza, ricostruire lo Stato delle comunità, portare la legalità sulla frontiera». Sono alcune delle “coordinate” tracciate dal colonnello Sergio De Caprio, ex comandante dei Ros meglio conosciuto come Capitano Ultimo - l’ufficiale che il 15 gennaio 1993 mise materialmente le manette a Salvatore Riina -, durante l’incontro a distanza organizzato martedì scorso dal liceo “Gb Vico” di Laterza per celebrare il trentennale della ratifica della “Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”.
Tanti gli ospiti online: con Ultimo, accolti dalla preside Elena Silvana Cavallo e dal presidente di Istituto Rosa Natile, e coordinati dal docente Pietro Clemente e da Gabriele Martemucci, in rappresentanza dei liceali del Vico, hanno dato voce al dibattito il sindaco di Laterza Franco Frigiola, il consigliere regionale Gianfranco Lopane, la presidente di Unicef Taranto, Anna Rano, i comandanti dei Carabinieri Biagio Marro (Castellaneta), e Michele Ambrosiano (Laterza), il comandante della Polizia locale laertina, Alessandro Frigiola. Sono intervenuti anche Carmela Pace, presidente nazionale Unicef, Patrizia Punzi del movimento Laterza2020, Tiziana Magrì, coordinatrice progetto Neet Equity Unicef Taranto e Fabio Grimaldi, preside del comprensivo Diaz di Laterza.
Domande incalzanti (anche via-chat), risposte senza giri di parole. Si parla di diritti dei minori e di fede, di volontariato, fratellanza, uguaglianza. Di inclusione, di “ultimi”. Di legalità. «Le sentenze si rispettano» dice il colonnello De Caprio su Giovanni Brusca appena liberato: ma «minimizzare il ruolo di Cosa Nostra» è azione di «una gravità estrema, a cui dobbiamo reagire» scandisce subito dopo, anche con riferimento alla “riscrittura” della legge sull’ergastolo ostativo, voluta da Giovanni Falcone, che preclude i benefici per i condannati all’ergastolo per reati gravi, che non abbiano collaborato con la giustizia.
L’assemblea raccoglie. «Il Vico sarà luogo di incontro e di confronto per quanti vorranno pre-occuparsi di tutte le forme di devianza e di illegalità», fa sintesi in chiusura il prof moderatore Clemente, annunciando il tavolo-osservatorio di prossima istituzione al liceo di Laterza: «In presenza», l’auspicio.

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