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Mittal Taranto, «gestione fallimentare»: sciopero e sit in protesta il 23 aprile davanti Mise

 
Redazione online

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Licenziato operaio di A.Mittaldopo un post su facebook

Sabrina Ferilli protagonista di «Svegliati amore mio»

Contestati anche i provvedimenti disciplinari adottati nei confronti di alcuni lavoratori

Lunedì 12 Aprile 2021, 15:36

18:39

TARANTO - Fim, Fiom e Uilm annunciano una mobilitazione per il 23 aprile con sciopero di 24 ore nello stabilimento di Taranto e manifestazione nei pressi del Ministero dello Sviluppo Economico a Roma per protestare contro la gestione dello stabilimento siderurgico da parte di ArcelorMittal, definita «fallimentare», e contro i provvedimenti disciplinari adottati nei confronti di alcuni lavoratori.

Tra questi, Riccardo Cristello, il 45enne impiegato licenziato dopo aver condiviso su Facebook un post, ritenuto denigratorio dall’azienda, che invitava alla visione della fiction Mediaset "Svegliati amore mio» sui danni ambientali e sanitari causati dalle emissioni di un’acciaieria.

«Bisogna far sentire la voce dei lavoratori, stanchi di subire - affermano le sigle metalmeccaniche - anni di mancate scelte da parte dei Governi che si sono susseguiti senza mai programmare un futuro di rilancio dello stabilimento di Taranto, sia in termini ambientali che occupazionali. Avviare da subito un confronto con le parti sociali per costruire un futuro, attraverso anche i fondi del recovery fund, e porre fine a questa estenuante vertenza ormai lunga oltre un decennio».

L’Usb aveva già indetto per mercoledì 14 aprile uno sciopero ad oltranza dei lavoratori, dalle 7 del mattino, e sit-in davanti alla direzione dello stabilimento, per manifestare contro il licenziamento di Cristello e per altre rivendicazioni. Giovedì 15 aprile, è stato annunciato che una delegazione del sindacato e l’impiegato colpito dal provvedimento dell’azienda saranno in presidio permanente sotto la sede del Ministero del Lavoro. 

«Ci sono anche Valerio Evangelisti, Moni Ovadia, Nicoletta Dosio, Viola Carofalo, padre Alex Zanotelli e Haidi Giuliani tra i primi 66 esponenti della cultura, dello spettacolo, della politica e della giustizia che hanno firmato l’appello contro il licenziamento inflitto da ArcelorMittal Italia a Riccardo Cristello, colpevole - evidenzia l'Usb - soltanto di aver condiviso un post su Facebook per invitare a seguire la fiction 'Svegliati Amore Miò», sulle conseguenze sanitarie e ambientali delle emissioni di un’acciaieria.
«In questo provvedimento mostruoso - è scritto tra l’altro nell’appello - si manifesta la negazione di tre diritti fondamentali, quello alla salute, quello al lavoro, quello alla libertà di espressione. Tutti sacrificati di fronte ad un solo potere, quello del profitto e degli affari. Ci rivolgiamo al mondo dello spettacolo e della cultura, oggi così colpito dalle chiusure, che non può anche essere aggredito dalla censura padronale verso la libera diffusione delle proprie opere. Ci rivolgiamo al mondo della politica, da troppo tempo subalterna al mondo delle imprese, affinché rivendichi la superiorità della Costituzione repubblicana rispetto ai poteri delle direzioni aziendali». Il testo integrale dell’appello, con i primi firmatari, è disponibile all’indirizzo https://www.usb.it/leggi-notizia/con-riccardo-licenziato-da-arce lormittal-per-la-liberta-delle-lavoratrici-e-dei-lavoratori-firm a-lappello-1658.html. La mobilitazione della Usb per Cristello inizia mercoledì 14 aprile alle 7 con lo sciopero di ArcelorMittal Taranto e il presidio davanti alla fabbrica. Un’ora di sciopero per solidarietà si farà anche nello stabilimento del gruppo franco-indiano a Genova. Giovedì 14 una delegazione Usb e Cristello saranno in presidio a Roma, davanti al Ministero del Lavoro, per chiedere l’intervento del ministro Orlando

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