TARANTO - «La condotta perpetrata si pone in contrasto con i doveri connessi al suo inserimento nella struttura e nell’organizzazione dell’impresa ed è idonea a ledere irrimediabilmente il presupposto fiduciario del rapporto di lavoro in essere, tanto più in considerazione del suo ruolo di Tecnico controllo Costi, inquadrato nella 5 categoria Super, con qualifica di impiegato».
Così ArcelorMittal nella contestazione disciplinare, che ha potuto consultare, nei confronti di Riccardo Cristello, di 45 anni, dipendente dello stabilimento siderurgico di Taranto licenziato due giorni fa dall’azienda per «giusta causa». L’impiegato la sera del 24 marzo scorso aveva condiviso su Facebook uno screenshot che invitava alla visione della fiction Mediaset «Svegliati amore mio» sulle conseguenze sanitarie e ambientali delle emissioni di un’acciaieria.
La serie televisiva non faceva riferimento ad alcuna fabbrica specifica ma nel testo dello screenshot condiviso, secondo fonti aziendali, si sottolinea «che la fantomatica acciaieria Ghisal altri non è che lo stabilimento siderurgico di Taranto» e nel passaggio conclusivo si afferma: «In nome del profitto la vita dei bambini tarantini non conta ...assassini». Al lavoratore si contesta di aver "diffuso in un gruppo di circa 400 persone (che comunque risulta un profilo chiuso ndr), espressioni gravemente lesive dell’immagine e della reputazione aziendale, eccedenti il diritto di critica nell’ambito di rapporto contrattuale regolato, tra l’altro dall’art. 2105 e dagli articoli 1175 e 1375 del codice civile». L’azienda nella contestazione disciplinare culminata nel licenziamento fa riferimento anche agli «obblighi di correttezza e buona fede». Ieri il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha chiesto all’Ad di ArcelorMittal Lucia Morselli chiarimenti in merito al licenziamento dell’impiegato. L’azienda ha trasmesso la contestazione disciplinare, ma lo stesso ministero ha precisato che tale documento «non rappresenta e non esaurisce la richiesta di chiarimento rivolta al management dell’azienda». Infine, ArcelorMittal ha controreplicato dichiarandosi «pronta a ricevere ogni ulteriore richiesta di informazioni e chiarimenti da parte del governo in merito al licenziamento del lavoratore».