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Taranto, manifesto ambientalisti contro accordo Mittal-governo: «Azienda dà caramelle avvelenate ai bimbi»

 
Redazione online

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Taranto, manifesto ambientalisti contro accordo Mittal-governo: «Azienda dà caramelle avvelenate ai bimbi»

«Anche questa volta il solito regalo. Buon Natale bambini di Taranto». Firmato «I politici italiani tutti». E’ la scritta che si legge su un manifesto 6x3 affisso in via Magna Grecia, a Taranto

Sabato 12 Dicembre 2020, 12:36

12:37

«Anche questa volta il solito regalo. Buon Natale bambini di Taranto». Firmato «I politici italiani tutti». E’ la scritta che si legge su un manifesto 6x3 affisso in via Magna Grecia, a Taranto, sul quale c'è un disegno dell’attore Massimo Wertmuller che ritrae gli impianti dell’Ilva avvolti dal fumo che si trasforma in uno scheletro che dà una caramella a un bimbo. «Una caramella avvelenata», hanno spiegato gli attivisti del Comitato cittadino per la Salute e l’Ambiente, nel corso di un sit-in di protesta contro l’accordo tra governo e ArcelorMittal.

Nel grande manifesto uno spazio è riservato anche agli impianti dell’Acciaieria di Trieste su cui però è sovrimpressa la scritta «chiuso», perché lì, secondo le associazioni, «la scelta è stata a favore della salute e della vita».
Il Comitato per la Salute è composto dalle associazioni Genitori Tarantini, Peacelink, Comitato Quartiere Tamburi, Donne e Futuro per Taranto Libera, LiberiAmo Taranto e Lovely Taranto. Al sit-in ha partecipato, a sostegno dell’iniziativa, Maria Grazia Serra, presidente di Isde-Medici per l’Ambiente Taranto.

Gli ambientalisti si sono schierati sotto il manifesto mostrando sagome a forma di caramella con la scritta dei principali inquinanti: diossina, Pm10, Ipa (Idrocarburi policiclici aromatici). «Lo Stato - ha detto Massimo Castellana, rappresentante legale del Comitato per la salute e l’ambiente - ci considera solo tarantini, ma non cittadini italiani. Quest’ultimo accordo è ancora più punitivo nei confronti della nostra comunità. La Regione Puglia e tutti i comuni pugliesi dovrebbero stringersi attorno a Taranto, perché è l’intero Meridione ad essere offeso, per cominciare una lotta istituzionale a tutti i livelli».

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