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Lo stabilimento
Giacomo Rizzo
04 Dicembre 2020
Spunta il progetto del drone europeo «EuroMale» tra le possibili commesse che potrebbero interessare lo stabilimento Leonardo di Grottaglie e fronteggiare il problema della mono-committenza legata alla realizzazione delle fusoliere in fibra di carbonio del Boeing 787. Dopo il doppio incontro dell’altro ieri (uno con l'azienda, l'altro con la task force per l’occupazione della Regione Puglia) per parlare del futuro del sito, le Rsu Fim, Fiom e Uilm esprimono «una cauta soddisfazione» riferita all’annuncio di Leonardo relativo «a possibili carichi di lavoro aggiuntivi che dovrebbero interessare il nostro stabilimento attraverso un progetto relativo ad un drone europeo nominato EuroMale (European Medium Altitude Long Endurance)». Un progetto a cui collaborano Germania, Francia, Italia e Spagna. L'EuroMale è un velivolo con fusoliera snella, un doppio motore turboelica e impennaggio a T, adatto a missioni lunghe, a media altitudine e a media velocità. La Leonardo opera nell'equipaggiamento. È proprio la mono committenza a preoccupare lavoratori e sindacati considerando anche il calo produttivo dovuto all'emergenza Covid. «Per restituire ai lavoratori una vera visione di futuro - aggiungono le sigle metalmeccaniche - servono però approfondimenti che mostrino una progettualità completa relativa ai tempi, modalità e numeri certi che dimostrino la volontà di ovviare al problema del vuoto lavoro strutturale relativo al Boeing 787. Non vorremmo trovarci in condizioni già vissute nel recente passato, dove all’annuncio aziendale di lavoro aggiuntivo non è corrisposta coerenza nei fatti».
Le Rsu spiegano che «la Regione ha illustrato quanto Leonardo ha dichiarato in un incontro tenuto nella giornata di lunedì 30 novembre, ovvero l’intenzione di avviare nuovi progetti non meglio specificati e che necessiterebbero per altro di finanziamenti che la Regione ha dato disponibilità ad elargire. Sarebbe tutto positivo se non ci fosse il rischio concreto che i finanziamenti regionali pugliesi non produrrebbero ricadute sui siti pugliesi, bensì su altre Divisioni e su altri territori».
Secondo Fim, Fiom e Uilm, «è imprescindibile che il positivo impegno della Regione Puglia a convocare prima di fine anno un tavolo che parli dettagliatamente di quanto descritto, veda la presenza al tavolo della Leonardo».
Quanto alla situazione contingente, l’azienda ha annunciato alle organizzazioni sindacali che nel 2021 nello stabilimento di Grottaglie saranno 152 i giorni di fermo produttivo. «Su questo tema - concludono le Rsu - apprezziamo che la discussione stia volgendo verso un percorso volto a evitare ammortizzatori sociali. Inoltre non sono previsti ulteriori processi di internalizzazione di attività che andrebbero a discapito dei lavoratori dell’indotto. Per quanto ci riguarda, inoltre, resta ferma l’assoluta priorità di confrontarsi nel sito per conoscere le giornate di fermo produttivo del mese di dicembre e la relativa gestione delle stesse. Informiamo, infine, tutti i lavoratori che prosegue il blocco degli straordinari e di tutte le forme di flessibilità fino a successiva comunicazione».
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