«Non c'è alcunché da festeggiare, a Taranto, in questa giornata; ci sono solo tanti genitori che legano alla propria vita ricordi, pensieri e, guardando la foto di figli che non ci sono più, desideri spezzati su cosa avrebbe potuto essere il loro futuro». Lo scrive l’associazione Genitori Tarantini in una lettera aperta inviata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Giornata mondiale dei Diritti del Fanciullo. Riferendosi alle emissioni dello stabilimento siderurgico ex Ilva, ora ArcelorMittal, e al negoziato per l’ingresso dello Stato nella nuova compagine societaria, il movimento di genitori reputa «insopportabile la doppiezza di un Governo che da un lato predispone prescrizioni pressanti per tutelare la salute dei cittadini, con particolare attenzione per i più deboli, e dall’altro insiste nel tutelare aziende le cui produzioni fuorilegge sono già state dichiarate incompatibili con la salute e la vita stessa dei cittadini».
L’associazione ritiene «volgare e indegno ricordare questa giornata in una nazione democratica che permette ancora oggi ad una azienda, ora condotta da una multinazionale franco-indiana, di stringere in un abbraccio mortale i nostri figli, di regalare loro caramelle avvelenate». Questa è «la giornata - concludono i Genitori Tarantini - che più ci fa tornare alla mente l'indisponente ipocrisia di chi si attiva prontamente per rassicurare un bambino sull'arrivo di Babbo Natale e continua a negare una risposta, peraltro promessa, a migliaia di liberi cittadini italiani che continuano ad inviargli una lettera per pretendere il rispetto della Costituzione italiana».