TARANTO - Il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, in qualità di presidente della Conferenza dei sindaci Asl; e il presidente della Provincia di Taranto Giovanni Gugliotti hanno inviato al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano una richiesta affinché «intervenga sugli operatori sanitari privati del territorio provinciale, perché collaborino con le istituzioni per far fronte all’emergenza sanitaria in atto e per garantire il diritto alla salute di tutti i cittadini ionici».
Nella lettera spiegano che «l'esponenziale aumento dei contagi avvenuto nell’ultimo periodo, sta mettendo a dura prova la tenuta del sistema sanitario provinciale, e le scadenze previste nel piano regionale anti-Covid rischiano di far saltare la rete sanitaria territoriale a causa della conversione di tutti i nosocomi provinciali in ospedali Covid». Inoltre, «la rete ospedaliera pubblica - osservano Melucci e Gugliotti - esprime solo il 40% dei posti letto presenti nel territorio jonico (comprensivi di un centro oncologico a valenza regionale non trasferibile in nessun’altra struttura per le alte specialità presenti) ed al momento circa 200 sono già destinati a Covid (tra il Moscati di Taranto, il Giannuzzi di Manduria e l'Umberto I di Mottola)».
In mancanza «di un coinvolgimento delle strutture private accreditate presenti nel capoluogo - precisano sindaco di Taranto e presidente della Provincia - solo la riconversione degli Ospedali di Grottaglie, Martina Franca e Castellaneta potrà portarci al raggiungimento dei 414 posti letto richiesti dal piano entro fine novembre, ma questo rappresenterà il più grande disservizio che le nostre comunità dovranno subire in un periodo già fortemente problematico». Inoltre «la riconversione di tutti gli ospedali della provincia - concludono - causerà l'immediato collasso del SS. Annunziata di Taranto che non riuscirà a reggere il peso della richiesta sanitaria di più di mezzo milione di persone».
La richiesta del sindaco di Taranto e del presidente della Provincia affinché la Regione intervenga sugli operatori sanitari privati del territorio provinciale, perché collaborino con le istituzioni
Martedì 17 Novembre 2020, 16:11